di Lorenzo Borselli*
La PAD, Polizia a Distanza: ripensare cosa sarà il Law-Enforcement del domani e predisporsi con saggezza a progettualità agli scenari futuri, analizzando gli errori del passato
(ASAPS) – Cosa resterà delle forze di polizia, come le conosciamo noi, quando questa pandemia sarà solo un ricordo?
Inizialmente, al deflagrare dell’emergenza, non c’erano solo i sanitari a soffrire della mancanza di presidi protettivi e di direttive chiare: ovvio, c’era da difendersi da un nemico nuovo. Strade deserte, città desolate, saracinesche abbassate, con agenti e militari che cercavano di proteggersi come meglio potevano.
Abbiamo dovuto rivedere tutto perché, con il terrore del contagio, ricevere una denuncia in ufficio, farsi consegnare una patente e una carta di circolazione, per non parlare delle fasi più critiche, come un arresto o un soccorso a persona, equivale ad affrontare una catena di nuovi problemi e paure, ogni volta diverse...
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Un altro interessante contributo di Lorenzo Borselli sulla PAD, Polizia a Distanza ... da il Centauro n.235 di gennaio. (ASAPS)