Venezia, Operazione “Magna Grecia” della Polizia di Frontiera: 120 Agenti e un anno di lavoro per una Holding Internazionale della truffa e del falso nel trasporto merci |
(ASAPS)
VENEZIA - È stata un’operazione in grande stile quella
della Polizia di Frontiera di Venezia, che dopo un anno di duro lavoro
investigativo ha concluso una mastodontica operazione di polizia chiamata
“Magna Grecia”, che ha portato all’arresto di un’associazione
a delinquere che si era specializzata nella falsificazione dei documenti
di circolazione e di trasporto merci, oltre che nella truffa nei confronti
delle società autostradali. Oltre agli arrestati, altre 87
persone straniere sono state identificate e denunciate, mentre 221 carte
di circolazione e documenti di trasporto falsificati sono stati sequestrati,
insieme a 55 Tir. Il gruppo aveva ideato anche alcuni ingegnosi sistemi
per eludere il pedaggio autostradale in Italia, consentendo un risparmio
accertato in circa 20mila euro. Gli agenti, nel corso delle operazioni,
hanno anche accertato violazioni al codice della strada che hanno portato
all’incasso immediato da parte dello Stato di sanzioni per oltre
70mila euro. La consorteria criminale utilizzava l’Italia solo in
una tappa del proprio disegno criminoso, che aveva le sue basi e le intelligenze
in Grecia – da qui il nome dell’operazione – e in Inghilterra.
Grazie alla falsificazione ed alla produzione dei documenti veniva garantito
il trasporto internazionale di merci – anche soggette a normativa
ADR – in maniera del tutto illegale, utilizzando veicoli con targhe
false e quindi di provenienza illecita, o semplicemente non conformi alle
normative comunitarie vigenti. La Polizia di Frontiera ha accertato anche
l’impiego, da parte di gente senza scrupoli, di manodopera a bassissimo
costo (soprattutto extracomunitaria) che viveva in condizioni disumane
a bordo degli stessi tir. “Sulle strade hanno circolato mezzi non
idonei, che trasportavano anche sostanze pericolose, senza alcun documento
in regola e senza assicurazione”, ha detto alla stampa Pier Giovanni
Rodriquez, commissario capo della polizia di frontiera di Venezia, che
solo per un caso non hanno provocato gravi conseguenze nei tanti incidenti
che li hanno visti coinvolti. “L’unico incidente – ha detto
il funzionario – ha coinvolto una nostra auto, speronata quando ha
bloccato uno dei tir dell’organizzazione. Il camionista era senza patente
e ricercato. I danni li abbiamo dovuti pagare noi, visto che il mezzo
non aveva assicurazione”. (ASAPS)
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