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Notizie brevi 20/05/2004

DIVISE INNOCENTI Occhio nero col trucco: "Sono stati i poliziotti" Donna accusa due agenti: "Mi hanno picchiata". La Procura: i lividi fatti con l’ombretto

Da "Il Messaggero"

DIVISE INNOCENTI
Occhio nero col trucco: "Sono stati i poliziotti"
Donna accusa due agenti: "Mi hanno picchiata".
La Procura: i lividi fatti con l’ombretto

Sarebbe ricorsa alla cosmesi per vendicarsi degli agenti che l’avevano arrestata per resistenza una volta beccata alla guida mezza ubriaca. Reso artificiosamente pesto - ben dopo il litigio-zuffa coi poliziotti e grazie a un’opera di maquillage degli orrori - l’occhio della 25enne Erica Fini. Ne è convinta il pm Stefania Ciccioli, che ha indicato il self-intervento estetico tra i motivi che l’hanno spinta a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta aperta contro Eugenio Angelini e Valentina Cappelli, della polstrada di Senigallia, e Francesco Frattini, il conducente del carro attrezzi che all’alba del 24 novembre 2002 portò via l’auto della giovane pesarese appena sequestrata. Erica Fini, all’epoca cameriera del sexy-ristorante "L’uselin della comare" di Senigallia, forte di certificati medici, aveva querelato per lesioni i tre e giura di essere stata picchiata gratuitamente. Balle, secondo la sezione senigalliese del Tribunale, che il 6 aprile scorso l’ha condannata a 7 mesi di reclusione perché colpevole, in preda a una crisi di nervi (era saltata sul carro attrezzi per protesta) di essersi opposta al prelievo della macchina - lungo la SS16 a Cesano - sferrando calci e pugni all’impazzata. Ma la ricostruzione dei fatti del pm Ciccioli (false le lesioni; il personale sanitario, sentito in inchiesta, non le ricorda; inattendibili la presunta vittima e i suoi amici) nella richiesta di archiviazione al gip (3 marzo scorso) è andata giù davvero storta all’avvocato Michele Andreano, difensore della Fini, che ha presentato opposizione. Illazioni incredibili, quelle del pm, in contrasto con documenti medici e risultanze istruttorie, stando al ricorso del legale, in cui si chiede al gip di ordinare nuove indagini e verifiche. Capaci, a suo avviso, di molte conferme: l’occhio sinistro della ragazza era davvero nero dopo lo scontro coi poliziotti; reali il trauma cranico, gli acciacchi, le ecchimosi riportati in tutto il corpo: lesioni multiple indicate nella cartella ospedaliera. Quanto all’occhio, Andreano ha chiesto l’acquisizione degli atti del processo di condanna alla Fini, da cui risulta che l’agente Cappelli affermò che lo vide gonfio. E ancora, si evidenzia nell’opposizione: nero, secondo le tesimonianze degli amici della Fini (l’andarono a trovare in ospedale), del padre Lamberto (che chiese venisse portata al pronto soccorso) e del fotografo ingaggiato dalla difesa per immortalare gli esiti delle botte. E il primario Del Pesce, della neurologia di Senigallia, scrisse "evidente ematoma orbitale" sulla cartella clinica quando fu convalidato l’arresto. Insomma, sull’occhio nero di Erica (e non solo) è proceduralmente ancora giallo. Al gip Cutrona l’onere di imporre o meno al pm nuovi chiarimenti .

di GIAMPAOLO MILZI

 

Giovedì, 20 Maggio 2004
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