La mattina del 24 marzo 1999 prese fuoco un autoarticolato carico di farina e margarina all’interno della galleria autostradale del Monte Bianco, sviluppando un incendio che causò la morte di 39 persone e la chiusura del tunnel per tre anni. Questo è il caso più eclatante e drammatico d’incendio di camion, ma è un fenomeno che avviene sulle strade di tutta Europa. Ma perché un veicolo industriale s’incendia mentre viaggia? Una risposta viene da uno studio svolto dal TT Club sugli incidenti di questo tipo avvenuti nel 2019.
Il primo elemento che appare dalla ricerca è che nel 65% dei casi le fiamme nascono nel gruppo ruote e freni, a causa del surriscaldamento dei freni, dei cuscinetti delle ruote o di guasti al mozzo. Il surriscaldamento può portare alla combustione del grasso dei cuscinetti, con propagazione delle fiamme fino agli pneumatici. Questi ultimi non prendono fuoco facilmente, ma quando succede sono difficili da estinguere. La ricerca sottolinea anche i freni a tamburo trasferiscono il calore allo pneumatico più facilmente rispetto a quelli a disco. Un fattore di rischio è l’eccessivo carico.
Un altro caso è il freno che resta parzialmente inserito dopo il rilascio del pedale, fenomeno che può avvenire soprattutto nei freni del rimorchio a causa della bassa pressione dell’impianto pneumatico. L’attrito aumenta la temperatura, fino a provocare le fiamme. Nei freni a disco, il surriscaldamento può avvenire a causa di un cattivo bilanciamento o della presenza di detriti. Quindi la manutenzione dell’impianto frenante è fondamentale per ridurre i rischi d’incendio.
Sempre nelle ruote un altro componente critico è il cuscinetto che collega la ruota con l’asse. Un’usura oppure un serraggio eccessivo, unito a una lubrificazione carente, possono creare calore che può incendiare il grasso del cuscinetto stesso o altro materiale combustibile. Lo studio rileva che i mozzi poco oliati possono produrre un elevato calore, che può incendiare l’olio del mozzo o gli pneumatici. L’effetto può essere moltiplicato dal calore prodotto dai freni.
L’incendio degli pneumatici può essere favorito da un sotto-gonfiaggio, che ne deforma la superficie, portandola a contatto con aree calde del telaio, innescando un incendio. Inoltre, la deformazione aumenta la temperatura dello pneumatico a causa dell’attrito e potrebbe scatenare un incendio a veicolo fermo. Le fiamme si possono innescare anche per detriti stradali che s’incastrano nelle ruote, producendo scintille. Un altro componente da controllare è l’impianto idraulico, perché anche un foro della dimensione di uno spillo può causare una perdita che si può facilmente infiammare ad alte temperature.
Per prevenire questi incendi, lo studio consiglia si svolgere controlli all’inizio di ogni turno di lavoro: visivi intorno ai parafanghi (che possono anche loro prendere fuoco) e su eventuali perdite di liquidi, oltre che sul gonfiaggio degli pneumatici. Se scoppia un incendio, la prima accortezza è evitare che l’autista o altro personale si metta in una situazione di rischio. L’incendio deve essere estinto dai servizi di emergenza, che vanno chiamati immediatamente. Se possibile, bisogna creare un cordone di sicurezza introno al veicolo in fiamme. Il TT Club consiglia anche di riprendere le varie fasi dell’incendio, per aiutare a stabilire le circostanze in cui si è sviluppato.