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di Gioia Bucarelli
Verità e Giustizia per le vittime di omicidio stradale

Huub Pistoor

Due anni fa Il Centauro aveva ospitato una mia testimonianza sulla tragica esperienza della perdita del mio compagno, vittima di omicidio stradale. Huub Pistoor era nato in Olanda e viveva nelle Marche da 28 anni, era un ingegnere elettronico, AAG Accompagnatore di Alpinismo Giovanile della Sezione CAI di Ancona, tra i soci fondatori della Scuola Popolare di Filosofia di Macerata. Il 29 marzo del 2019, mentre rientrava a casa in auto dopo una giornata di lavoro, è stato travolto e ucciso da un rimorchio, staccatosi dalla motrice di un camion, vicino a Jesi. La Procura di Ancona ha subito iscritto il conducente nel registro degli indagati. A seguito di perizie tecniche del consulente del Tribunale sono emerse con chiarezza l’usura e la pessima manutenzione dei due mezzi pesanti, inefficienti e pericolosi per la circolazione. È stato perciò aperto un altro fascicolo nei confronti dei proprietari della società di trasporti, con sede nella provincia di Verona. Per loro è stata poi richiesta l’archiviazione, con la motivazione che la revisione dei mezzi era avvenuta nei tempi stabiliti.

A febbraio si è svolta al Tribunale di Ancona l’udienza a carico del conducente. Il GUP ha accolto il patteggiamento a 1 anno e 3 mesi con sospensione della pena, non menzione nel casellario giudiziale e sospensione della patente per un anno. I nostri avvocati hanno espresso insoddisfazione ritenendo la sentenza troppo mite e hanno evidenziato che sono stati sottovalutati aspetti importanti, in particolare non è stato preso in considerazione l’altro capo di imputazione, l’omissione di soccorso. Il conducente non si era accorto di aver perso il rimorchio (tutte le spie interne della cabina erano rotte) e aveva proseguito per altri 3-4 Km.


Un appuntamento importante sarà Il prossimo 21 aprile, quando si svolgerà l’udienza per discutere l’opposizione alla richiesta di archiviazione per i proprietari della società. Ci siamo opposti alla richiesta di archiviazione presentata dal PM perché pensiamo che l’accertamento della verità e di tutte le responsabilità sia un fondamentale strumento di prevenzione, un segno di rispetto e un dovere nei confronti di chi ha perso la vita in modo violento per l’incuria altrui, dei familiari che vivono il trauma della perdita e di tutta la società, che non può tollerare comportamenti che mettono a rischio l’incolumità pubblica. Per me e per noi che viviamo la perdita non cambierà nulla, si potrà però forse evitare che accadano in futuro eventi simili e che ci siano altre vittime. L’archiviazione potrebbe invece indurre altre società a far circolare mezzi pesanti inefficienti, privi dei fondamentali requisiti di sicurezza. Il conducente ha delle responsabilità ma ancora di più le ha chi ha consentito la circolazione di mezzi non idonei, perciò le indagini devono coinvolgere anche i proprietari e gli addetti alle revisioni. Ci auguriamo che si possa celebrare un processo perché la violenza stradale non può essere sottovalutata, non è solo un fatto privato che causa dolore profondo in tante famiglie ma riguarda la coscienza sociale, la collettività, i diritti alla vita e alla sicurezza di tutti i cittadini.

Penso spesso che se oggi usiamo l’espressione omicidio stradale e abbiamo una Legge che ha introdotto anche in Italia tale reato dobbiamo ringraziare l’ASAPS, l’Associazione Lorenzo Guarnieri, le altre Associazioni e le tante persone che si sono impegnate per raggiungere questo obiettivo di civiltà. L’auspicio è che sia sempre applicata, in modo uniforme in tutti i Tribunali. Anche il cambiamento lessicale e culturale introdotto dalla Legge è fondamentale perché aiuta ad acquisire una maggiore consapevolezza della responsabilità che abbiamo quando siamo sulla strada, alla guida di un veicolo. È giusto far comprendere che non sono incidenti dovuti alla fatalità o a circostanze imprevedibili ma sono eventi evitabili, crimini causati da incuria, negligenza, superficialità, inosservanza delle regole. Occorre perciò da parte di cittadini e istituzioni la massima attenzione al tema per migliorare la prevenzione con comportamenti individuali corretti, con misure e interventi adeguati che riescano a tutelare la vita e la salute delle persone sulla strada, luogo pubblico che frequentiamo tutti ogni giorno.


La testimonianza di Gioia Bucarelli su un altro gravissimo incidente stradale dove ha perso la vita Huub Pistoor, per il quale sembrano sfuggire alcune reali responsabilità. (ASAPS)

 

Mercoledì, 31 Marzo 2021
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