BOLOGNA - Bologna, la Polizia Postale stringe il cerchio ad una pericolosa banda di rapinatori. Incastrati col DNA.

(ASAPS) BOLOGNA – La Polizia Postale di Bologna ha concluso ieri una clamorosa operazione sgominando una banda di rapinatori finita nel mirino degli investigatori perché ritenuti responsabili di una serie di rapine portate a termine negli uffici postali di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. In tutto si tratta di 12 persone, prevalentemente campane, 5 delle quali sono state ammanettate ieri dagli agenti dopo una lunga caccia, a Napoli. Secondo una minuziosa ricostruzione degli investigatori della Polizia Postale, che con questa serie di catture si rilancia anche nel settore classico di polizia giudiziaria dopo una serie di grandi successi sul fronte informatico, il sodalizio avrebbe compiuto una lunga serie di rapine nel 2003, cominciata a Imola (Bologna), e proseguita poi a Rho (Milano), a Treviglio (Bergamo), Brescia e Schio (Vicenza). Secondo gli accertamenti, però il gruppo criminale potrebbe essere l’ideatore e l’esecutore di molti altri colpi nel modenese e nel reggiano, tutti ai danni di uffici postali. Le rapine avevano portato nelle casse dell’organizzazione qualcosa come milione di euro, una parte dei quali serviti per finanziare il gruppo, anche con acquisto di armi da spianare contro clienti o impiegati degli uffici postali rapinati. A tradire i rapinatori è stato il frequente ricorso a voli di linea aerei per gli spostamenti dalla Campania e ad alcune tracce di saliva trovate su nastro adesivo, che hanno fornito la prova definitiva con il riscontro del dna. (ASAPS).