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Notizie brevi 04/05/2004

Traforo del Gran Sasso: analisi di una tragedia sfiorata. L’efficienza del sistema di allarme e la rapidità dei soccorsi alla base del successo

Traforo del Gran Sasso: analisi di una tragedia sfiorata. L’efficienza del sistema di allarme e la rapidità dei soccorsi alla base del successo

(ASAPS) L’AQUILA – Quando all’interno di un tunnel si verifica un incidente, la possibilità che l’evento evolva in una macroemergenza è estremamente elevata. Spesso ciò che consente una felice risoluzione del problema è il pronto riconoscimento del pericolo e la sua pronta risoluzione. Un debriefing successivo all’incendio avvenuto all’interno del Gran Sasso ha messo in luce proprio la capacità dei soccorritori abruzzesi di intervenire secondo un protocollo che ha funzionato alla perfezione e con grande velocità. Sul posto si è recato anche il governatore della regione Giovanni Pace, che ha effettuato un sopralluogo nelle viscere del tunnel del Gran Sasso, sull’autostrada A/24. La sala operativa della società che gestisce il manufatto ha registrato i tempi d’intervento dei primi soccorsi, giunti sul posto 4 minuti dopo il primo squillo. Si  tratta della squadra interna di sicurezza, formata da due coppie di professionisti a bordo di due motoveicoli dotati di un cannone ad acqua capace di sparare litri ad alta pressione. Sono stati loro a controllare e domare l’incendio sviluppatosi a tre chilometri dall’imbocco del tunnel, lungo in tutto 10mila metri, originato da un autotreno che trasportava patate. I due veicoli sono partiti dal deposito di Assergi ed hanno preceduto le squadre di Vigili del Fuoco in arrivo da L’Aquila e da Teramo. Ovvia la soddisfazione del direttore della società che gestisce il protocollo di primo intervento, la Ifex Italia, che ha sottolineato l’alto potere estinguente del cannone ad acqua montato su due scooteroni, agili e veloci. Per una volta, inoltre, la sfortuna rimasta lontana dallo scenario e il caso ha voluto che nelle vicinanze del veicolo in fiamme ci fossero solo un paio di macchine e che il carico trasportato fosse costituito da patate; fosse stata farina il discorso sarebbe stato diverso. “Episodi del genere possono succedere sempre e ovunque – ha detto il rappresentante dell’Ufficio Emergenze del Dipartimento della Protezione Civile Giuseppe Coduto –.  È  importante la capacità di intervenire celermente, ma qui al Gran Sasso è prevista un’integrazione al piano di sicurezza che tende all’obiettivo del rischio zero”. (ASAPS).
Martedì, 04 Maggio 2004
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