Ogni
volta che facciamo il pieno, senza saperlo, paghiamo ancora gli effetti
della guerra italiana in Abissinia, anno 1935. Lo ha scoperto un’associazione
di consumatori, l’ADUC, la cui denuncia ha trovato ampia eco sulla stampa
nazionale. La notizia ha scatenato una vera e propria caccia alla tassa
dimenticata e così è saltato fuori un lungo elenco di
imposte per eventi eccezionali che gravano ancora oggi sul carburante.
Eccole qui: 1,90 lire per la guerra di Abissinia (1935); 14 lire per
la crisi di Suez (1956); 10 lire per il disastro del Vajont (1963);
10 lire per l’alluvione di Firenze (1966); 10 lire per il terremoto
del Belice (1968); 99 lire per il terremoto del Friuli (1976); 75lire
per il terremoto dell’Irpinia (1980); 205 lire per la missione in Libano
(1983); 22 lire per la missione in Bosnia (1996). A queste si sono appena
aggiunte le 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli
auto-ferro-tranvieri. Il totale di 476 lire, cioè 0,25 euro.
Considerando che un litro di benzina costa in media 1,1 euro, le "imposte
d’epoca" gravano per circa il 22%. Ultima considerazione: i valori
riportati sono comprensivi di iva, vale a dire di una tassa sulla tassa...(Riccardo
Matesic)