Sabato 11 Gennaio 2025
area riservata
ASAPS.it su
Articoli 02/09/2003

da "Il Centauro" n. 79 - Sicurstrada e la sicurezza nell’autotrasporto

Al via un corso pilota per i responsabili della sicurezza

Sicurstrada e la sicurezza nell’autotrasporto 

Al via un corso pilota per i responsabili della sicurezza


Foto Blaco

Sicurstrada ha avviato una serie di iniziative rivolte ai lavoratori sul tema degli infortuni sul lavoro che avvengono sulla strada.
L’obiettivo che si è posta l’Associazione, con un progetto rivolto al tema degli infortuni professionali su strada ed "in itinere" è stato quello di allargare l’orizzonte dell’educazione stradale dal prevalente ambito della scuola a quello di fasce più ampie di popolazione.
Leggendo i dati statistici sugli infortuni sul lavoro emerge che, in tutti i Paesi industrializzati un numero elevato di incidenti stradali avviene durante il percorso casa-lavoro e durante gli spostamenti nell’ambito dell’attività lavorativa.
Tale percentuale è drammaticamente rilevante se paragonata al numero complessivo delle vittime sul lavoro.
A fronte di un numero complessivo di infortuni sul lavoro nel 2001 di 1.029.925 che hanno provocato 1.452 morti, gli infortuni avvenuti alla guida o a bordo di un mezzo siano un totale di 67.770, un numero tutto sommato marginale (11%) rispetto al numero complessivo degli infortuni, ma elevatissimo se si prende in considerazione il tasso di mortalità, hanno infatti provocato ben 611 vittime, il 52% del totale. Oltre il 90% dei casi si sono verificati alla guida e a bordo di mezzi terrestri e riguardano per il 53% il settore terziario ed il commercio, seguito dall’industria ed in particolare le costruzioni.
La sanità è il comparto dove predomina l’infortunio al femminile (75% del totale). A fronte di questi numeri Sicurstrada in partnership con l’Azienda Sanitaria Bologna Nord e la supervisione scientifica dell’Osservatorio sulla Sicurezza stradale della Regione Emilia Romagna hanno dato vita ad un progetto pilota che prevede tre moduli formativi di 88 ore (con 16 ore di prova pratica sul circuito di Misano), ciascuno rivolto ai responsabili della sicurezza in azienda che a loro volta trasferiranno le conoscenze acquisite nei luoghi di lavoro tramite formazione diretta ai lavoratori.
Per la prima volta si affrontano i temi della sicurezza e della Legge 626 sotto l’aspetto dell’infortunistica stradale. La parte di lezioni dedicata agli aspetti dei controlli di polizia, guida in stato di alterazione, trasporto di merci pericolose viene curata direttamente dall’ASAPS.
Il primo modulo è stato avviato il 26 maggio e vede la partecipazione dei responsabili della sicurezza. Un modulo è stato dedicato in particolare ai RSL del settore dell’autotrasporto e vedrà la partecipazione dei delegati della sicurezza dei più importanti consorzi di autotrasporto della Regione Emilia Romagna. Proprio in occasione del corso è stato stipulato un protocollo sui temi della sicurezza stradale tra Sicurstrada e A.N.C.S.T. - Legacoop - Comitato Regionale dell’Emilia Romagna che si pone l’obiettivo di:

1) Rispondere positivamente al fenomeno degli incidenti stradali legati alla mobilità delle merci ed ai conseguenti costi sociali da questi ultimi causati ;

2) Evidenziare le conseguenze negative determinate:

- dalla inadeguatezza delle infrastrutture (rete viaria, segnaletica ed aree attrezzate che attualmente producono, rispetto ai paesi CEE, un gap commerciale superiore del 20% (destinato ad aumentare, se non saranno effettuati adeguati interventi, di un ulteriore 15% nel 2015);

- dall’insufficienza di adeguati controlli;

- dalla assenza di una adeguata formazione - informazione professionale; elementi questi che concorrono a mantenere l’intero comparto in una condizione di precarietà;

3) Mettere in evidenza che la mancanza di rispetto delle regole determina fenomeni di scarsa tutela, di illegalità e di insicurezza, la cui diffusione rischia di produrre una destrutturazione del settore stesso (es: la non applicazione dei contratti di lavoro, la mancata armonizzazione dei regimi di orario contrattuale previsti tra i Paesi membri dell’Europa). Proprio il settore del trasporto ha pagato un tributo di 139 infortuni mortali accorsi ai suoi lavoratori 818 casi di invalidità permanente e 21.728 casi di invalidità temporanea, la maggior parte dei quali avvenuti alla guida (72,9%) e a bordo (12,3%) di mezzi di trasporto, soprattutto autotreni ed autoarticolati

Analizzando i dati ACI-ISTAT emerge, che è l’autocarro, di peso inferiore alle 3,4 tonnellate, che viaggia su strade rettilinee durante le stressanti ore notturne, a provocare il maggior numero di incidenti stradali, in particolare scontri frontali e front-laterali, tamponamenti e fuoriuscite di strada. Alcuni dati da sottolineare sono:

1) il fatto che nell’autotrasporto il numero dei morti per incidente è solo leggermente superiore a quello che generalmente si registra nell’ambito degli incidenti relativi ad autovetture: 0,028, contro 0,026. Questo dato sfata un luogo comune che considera i camion molto più pericolosi delle auto;

2) è molto elevata la quota di incidenti in cui l’evento si verifica tra veicoli industriali: il 15,2% di tutti i sinistri che coinvolgono veicoli merci;

3) un’elevata percentuale di sinistri si verifica senza il coinvolgimento di altri veicoli, e cioè è conseguente ad urti contro ostacoli fissi, fuoriuscite di strada. Il numero di incidenti a veicoli merci avvenuti senza il coinvolgimento di altri veicoli è di ben 2.716, di cui gran parte (1.297) dovuto a fuoriuscita dalla strada;

4) il numero di sinistri che si verifica in area urbana è meno elevato(50%) di quello degli altri veicoli (75%), pur restando una percentuale consistente.

5) l’analisi territoriale evidenzia che il 30% dell’incidentalità che coinvolge veicoli merci si verifica in sole otto province. Tre sono le Regioni particolarmente a rischio: Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, dove si concentra il 45,5% della sinistrosità riferita all’autotrasporto; un ulteriore 31,2% si determina in altre 5 Regioni: Piemonte, Lazio, Toscana, Sicilia e Liguria; il residuo 23,4% è costituito dalla somma degli eventi rilevati nelle rimanenti 12 Regioni. Tra le Province Treviso e Verona hanno un ruolo di primo piano sul fenomeno, piazzandosi all’ottavo e nono posto come rischiosità.

6) L’analisi della distribuzione oraria dei veicoli merci coinvolti in incidenti evidenzia che il 69% degli incidenti avviene tra le 8.00 e le 17.00, con un aumento di circa due punti percentuali nell’incidenza di questo intertempo sul complessivo degli incidenti nelle 24 ore. Il secondo intertempo a maggior rischio incidente è quello notturno (tra le ore 22.00 e le 7.00 del mattino) nel quale si concentra il 17,5% di veicoli coinvolti in sinistri. Un elemento preoccupante che emerge, anche se il campione su cui è stata realizzata la ricerca è limitato (206 casi), è il fatto che relativamente alle circostanze riferibili allo stato psico-fisico del conducente che hanno portato all’incidente, ben 86 volte (41,7%) il sonno è stato causa del sinistro.
Nel corso verranno proprio approfonditi in particolare i temi relativi alla stanchezza, allo stress, all’alterazione della percezione a causa dell’uso di sostanze (alcool, droghe, farmaci)


Martedì, 02 Settembre 2003
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK