Mercoledì 17 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su

Morti sulle strade: il post-lockdown è un bollettino di guerra

Stando ai dati dell'Asaps solo nel terzo fine settimana di giugno si sono contati 590 incidenti e 14 vittime. Stiamo tornando alla drammatica routine di prima della pandemia? Di sicuro in Italia si muore di più che negli altri grandi Paesi europei
Foto di repertorio ANSA

Esaurito "l'effetto pandemia" i morti sulle strade tornano a crescere. Secondo l'Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) nel mese di aprile del 2021 sulla rete autostradale gli incidenti sono aumentati del 254% rispetto ad un anno fa, mentre i feriti addirittura del 451%. Se prendiamo i numeri di maggio, le differenze si assottigliano con un +91% di sinistri e +197% di feriti. D'altra parte proprio a maggio dello scorso anno c'era stato un primo allentamento delle restrizioni accoampagnato da una ripresa fisiologica della mobilità. Vero è che con il lockdown c'è stato un calo netto degli incidenti: dai numeri (ancora parziali) dell'Istat, complici le restrizioni, da gennaio a settembre del 2020 i sinistri con lesioni sono diminuiti del 29,5% rispetto all'anno precedente, mentre le vittime del 26,3%. 

Ma si tratta di un calo che è una diretta conseguenza della pandemia. Tant'è che già nel terzo fine settimana di giugno si sono contati 590 incidenti rispetto ai 528 del 2020 e non molti di meno dei 648 del 2019. Le vittime sono state in tutto 14, contro le 16 di due anni fa. Insomma, stiamo tornando alla consueta e drammatica routine. "In alcuni casi la sensazione è che ci apprestiamo a superare anche i dati del 2019" spiega a Today il presidente dell'Asaps Giordano Biserni che sottolinea come sia in atto non da oggi "una sorta di narcotizzazione del rischio". Perché, dice Biserni, "ogni fine settimana muoiono 15-20 giovani" e "non c'è nessun Covid che uccide così tanto". E dunque: "Cosa stiamo facendo per impedire tutto questo?". Dire che i numeri degli incidenti al volante sono impressionanti non è un'esagerazione giornalistica: basti pensare che nel 2019 ci sono stati più di 172mila sinistri con lesioni, circa 470 al giorno, mentre nello stesso anno le vittime sono state 3.173 contro le 2.390 del 2020. Un dato quest'ultimo condizionato appunto dalle restrizioni...

>Continua a leggere su today.it


Anche Today lancia l’allarme sulla ripresa di elevati livelli di incidentalità grave. (ASAPS)

Martedì, 29 Giugno 2021
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK