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di Lorenzo Savastano*
Le nuove regole del Mandato di Arresto Europeo

Con il D. Lgs. 2 febbraio 2021, n. 10, in vigore dal 20 febbraio scorso, l’Italia porta a termine il ventennale percorso di recepimento della Decisione Quadro n. 2002/584/GAI del 13 giugno 2002, attuando nuovi meccanismi per l’esecuzione della procedura estradizionale semplificata del Mandato di Arresto Europeo e realizzando così compiutamente il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie tra Stati membri.

1. Il ventennale percorso del MAE in Italia
Il Mandato di Arresto Europeo (breviter: MAE), introdotto dalla Decisione Quadro 2002/584/GAI del Consiglio dell’Unione Europea, ponendosi come una celere ed efficiente alternativa alla lunghe e dispendiose procedure estradizionali, rappresenta senz’altro uno degli strumenti di cooperazione giudiziaria più efficaci ed impiegati tra quelli finora approntati dal diritto dell’Unione Europea (UE), traducendosi nella richiesta di un’Autorità Giudiziaria di uno Stato membro ad altra omologa autorità perché si proceda all’arresto di una persona in un altro Stato membro e la si consegni ai fini dell’esercizio penale o dell’esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza privativa della libertà...

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Un articolo che spiega bene le nuove regole sul Mandato di Arresto Europeo a cura di Lorenzo Savastano Ufficiale della Guardia di Finanza, da il Centauro n.239. (ASAPS)

 

Martedì, 29 Giugno 2021
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