Tra le inchieste aperte dalla Magistratura sui viadotti e sulle gallerie stradali in tutta Italia dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, un fascicolo è stato aperto anche sul ponte Bisantis di Catanzaro. E nell’ambito di tale inchiesta, la Procura della città calabrese ha sequestrato il ponte e la galleria Sansinato, situati entrambi lungo la Statale Statale 270 Dei Due Mari. Il sequestro è con “facoltà d’uso”, quindi resta aperta la circolazione dei veicoli.
Questo provvedimento rientra nell’operazione Brooklyn svolta dalla Guardia di Finanza, che ha provocato sei misure cautelari, tra cui due arresti e un domiciliare a tre imprenditori. Secondo gli inquirenti, una società coinvolta nell’inchiesta ha vinto una gara per la manutenzione straordinaria del ponte Morandi, che riguarda il ripristino del calcestruzzo e il rifacimento dei muri di contenimento della Statale. L’accusa afferma che l’impresa, con la complicità del direttore dei lavori e di un ingegnere dell’Anas, avrebbe impegnato per questi lavori malta scadente. Oltre al sequestro del ponte, i magistrati hanno ordinato quello preventivo di tre società edili e di 200mila euro.
Il ponte Bisantis è conosciuto anche come il Morandi di Catanzaro, perché progettato dallo stesso ingegnere del viadotto genovese, con cui condivide gli stessi criteri costruttivi. È stato costruito nel 1962 e comprende tre corsie, due in un senso e una nell’altro. È formato da un’unica arcata con luce di 231 metri, misura che al tempo della sua costruzione lo poneva al sesto posto in Europa e al sedicesimo al mondo.