Prato, la Polizia Stradale sventa un regolamento di conti tra cittadini cinesi e libera un uomo sequestrato |
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(ASAPS) PRATO – Al passaggio della pattuglia le grida hanno richiamato l’attenzione dei poliziotti. Grida disperate, nell’immediata periferia di Prato, terza città della Toscana, dove la popolazione cinese ha soppiantato in alcune aree quella indigena, ormai trasferitasi altrove. Gli agenti sono scesi e si sono trovati davanti due uomini, entrambi orientali: uno che brandiva un bastone, minaccioso, impedendo a chiunque di avvicinarsi ad un altro, legato ed urlante a un palo, coi pantaloni calati fino alle caviglie, nudo. C’è voluta tutta la freddezza dell’equipaggio della pattuglia per avvicinare l’aguzzino ed immobilizzarlo, senza fare ricorso alle armi. A questo punto le parti tra i cinesi si sono ribaltate e il sequestratore è finito a sua volta in manette, mentre la vittima, esausta, forse minorata, è stata liberata. A tarda serata la verità è emersa: l’aggressore, in preda a un raptus, aveva sequestrato e sottoposto a sevizie il connazionale. Una vendetta che poteva finire davvero nel peggiore dei modi. (ASAPS) |