Manovre
pericolose: la multa arriva con il "sorpassometro"
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La
tecnologia elettronica entra in modo concreto, e massiccio, nella prevenzione
e nella repressione delle infrazioni stradali. Soprattutto quelle che
avvengono oltre che sulle autostrade anche sulle strade statali e provinciali
dove le pattuglie della Stradale non riescono a effettuare un controllo
totale su quelle che sono le violazioni più gravi della circolazione.
Sul sito dell’Asaps, l’associazione degli operatori di polizia
sulle strade, qualche giorno fa è comparsa una notizia importante:
sta partendo, a cura del Servizio Polizia Stradale del ministero dell’Interno,
il posizionamento di una serie di sistemi di controllo a remoto, effettuato
cioè con una telecamera, per la contestazione delle violazioni
dei divieti di sorpasso e della circolazione sulle corsie di emergenza.
Questo controllo elettronico è stato introdotto, come principio,
dalla legge 168 dell’agosto 2002. "Entro il 26 luglio 2004
- ci spiega Giordano Biserni, presidente dell’Asaps - saranno installate
13 postazioni fisse, che noi abbiamo definito sorpassometri, in altrettanti
tratti di strade statali, superstrade o raccordi autostradali non gestiti
dalle società autostrade: questa è una scelta che probabilmente
è mirata a far sì che nella rete autostradale provvedano
a loro spese i gestori. Si tratta di un primo lotto di circa un’ottantina
di postazioni che verranno installate nei mesi successivi".
Le immagini con le violazioni dei divieti di sorpasso e di circolazione sulla corsia di emergenza nei casi vietati, verranno registrate direttamente dal Centro Elettronico della Polizia di Stato (Ceps) di Settebagni (Roma) e da questo rimbalzati a un reparto della Polizia Stradale, normalmente quello competente per territorio. I tratti interessati al rilevamento delle infrazioni al divieto di sorpasso e della circolazione sulle corsie di emergenza saranno segnalati con appositi sistemi di comunicazione (segnali a messaggio variabile o informazioni a mezzo stampa). N. M. |