Interrogazione alla Camera sui tempi dell'adozione del decreto sulle modalità di utilizzo degli autovelox
a cura Ufficio Studi ASAPS
In Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati si è tornati a fare il punto di situazione sul decreto che avrebbe dovuto, dal luglio 2010, indicare le modalità di utilizzo delle strumentazioni per le verifica della velocità su strada (autovelox, tutor, telelaser, ecc.). Il decreto era infatti previsto dall'art. 25 della legge nr. 120/2010, ma è rimasto impantanato tra mille discussioni e criticità, con varie bozze di testi, che sono poi state fermate all'ultimo momento. Un tira e molla che dura da 11 anni, in modo vergognoso, e che vede tra i più incalliti richiedenti l'on. Simone Baldelli (Forza Italia), diventato da pochi giorni, anche Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti. Nel frattempo la battaglia contro gli autovelox si è fatta sempre più "pesante" nelle aule di giustizia, davanti a Giudici di Pace e Tribunali, mentre le Prefetture sono impegnate a verificare le vecchie postazioni fisse ed autorizzare nuove postazioni di controllo velocità da remoto che i comuni vogliono installare anche nei centri urbani - anche se con richieste sempre più limitate - nel rispetto anche delle ultime novità legislative ("decreto semplificazioni" anno 2020, legge nr. 120/2020).
Ed è stato proprio l'on. Baldelli nei giorni scorsi (dopo una precedente interrogazione a risposta in commissione 5-06666 del 15 settembre 2021), con una una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (nr. 05/07271), a chiedere quale fosse la tempistica dell'approvazione del decreto. In particolare, si legge nell'interrogazione "in risposta all'atto di sindacato ispettivo 3-01698, a prima firma dell'interrogante, il Governo pro tempore ha comunicato, in data 29 luglio 2020, che una bozza di decreto relativo al posizionamento degli autovelox era stata sottoposta alla valutazione delle Conferenza Stato-città ed autonomie locali, dove erano stati formulati dei rilievi da parte dell'Anci e dell'Upi, e che il Governo aveva ritenuto di procedere alla redazione di una nuova bozza di decreto, si chiede perciò quando il Governo ritenga di procedere all'adozione del decreto sulle modalità di utilizzo degli autovelox".
Il Vice Ministro al MIMS Morelli ha risposto in Commissione lo scorso 16 dicembre, evidenziando con riferimento all’adozione del decreto
sulle modalità di utilizzo dei dispositivi per il rilevamento delle infrazioni ai limiti di velocità – previsto dall’articolo 25, comma
2, della legge n. 120 del 2010 – "che la Direzione generale per la sicurezza stradale del MIMS sta finalizzando, congiuntamente al Ministero dell’interno, la bozza di decreto in parola, che sarà ragionevolmente sottoposta alla valutazione della Conferenza Stato-città e autonomie locali nei primi mesi del prossimo anno. Il Vice Ministro ha poi puntualizzato che "tale provvedimento contiene una dettagliata disciplina finalizzata a garantire il rispetto dei limiti di velocità, basata sulla propedeutica verifica, da parte degli enti gestori stradali, dell’adeguatezza dei limiti di velocità imposti, quale condizione necessaria per poter installare i sistemi stessi.
Inoltre, è previsto che la collocazione delle postazioni fisse, che permettono il rilevamento a distanza delle violazioni, deve tener conto della necessità di un coordinamento tra i diversi organi di polizia preposti al controllo affinché non si creino sovrapposizioni ed interferenze tra i servizi sul medesimo tratto stradale e non si concentrino sulla medesima infrastruttura stradale più rilevamenti contemporanei. Ciò consentirà - a detta del MIMS - la definizione di regole omogenee sulle modalità di collocazione ed uso dei sistemi di misurazione della velocità, superando una serie di criticità e di contenziosi.
I contenuti della nuova bozza di decreto saranno anche adeguati alle disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 76 del 2020 che, con la modifica dell’articolo 4 del decreto-legge n. 121 del 2002, hanno esteso l’ambito del rilevamento a distanza delle violazioni del limite di velocità a tutte le tipologie di strade"- ha concluso il Vice Ministro Morelli.
>In allegato il resoconto della Commissione Trasporti della Camera dello scorso 16 dicembre