Polizia Stradale
Vendevano auto che non arrivavano mai, arrestati in dieci
A conclusione della operazione di polizia "Viralcars"" condotta da personale della Polizia di Stato - Sezione Polizia Stradale
di Rovigo, nei giorni scorsi veniva dato esecuzione al Mae (mandato di arresto europeo) emesso dal Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Rovigo, che consentiva di arrestare a fini di consegna in Romania un 32enne.
"Il 6 aprile scorso - prosegue la ricostruzione della Polizia Stradale - veniva smantellata una organizzazione criminale strutturata in forma associativa finalizzata alla truffa nella compravendita di autovetture, dando esecuzione a 9 misure disponenti la custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e due misure dell'interdizione dall'esercizio di qualsivoglia attività d'impresa nel settore del commercio dei veicoli per la durata di 12 mesi, per la
quale si rendeva latitante il romeno poi arrestato".
"Risulta essere - prosegue la comunicazione - il legale rappresentante della società Evauto srls con salone espositivo sito in Occhiobelloin via Eridania civ. 114, società che nel periodo di gennaio-maggio 2020 vendeva a più persone autovetture di
alta gamma quali Range Rover Velar, Range Rover Evoque, Bmw X4, Bmw 520 Touring, seppur già immatricolate in Italia, esposte prive di targhe, presentandole come veicoli d'importazione da Stati esteri con prezzi di acquisto sotto la media, garantendo la pronta consegna per i veicoli attualmente più 'gettonati'".
"Le stesse auto poi, non sono mai state consegnate svuotando il salone, in quanto trasferite in altri luoghi di vendita, causando in questo modo ingenti danni economici alle persone offese stimati in oltre 600mila euro. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Andrea Bigiarini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo, svolte dalla Polizia Stradale di Rovigo in collaborazione con quella di Vicenza, avevano permesso di individuare tutti gli appartenenti all'associazione a delinquere specializzata nel vendere a più persone auto di elevato valore economico, a prezzi particolarmente vantaggiosi, sfruttando a proprio vantaggio il periodo di lockdown dovuto al Covid 19 e operando attraverso internet senza che gli acquirenti potessero approfondire le verifiche sui veicoli di interesse".
"Dopo questo episodio, i criminali non interrompevano la loro attività delittuosa, proseguendo i loro traffici illeciti spostandosi nelle province di Venezia, Padova, Treviso e Pordenone fino alla loro cattura, rivendendo all'estero le auto acquisite da
società di noleggio o in leasing danneggiando cosi le ditte del settore".
Bloccata anche questa squadra di truffatori. (ASAPS)