Genova, bombe contro le volanti e il commissariato della Polizia di Sturla. Gianni De Gennaro: un ordigno per uccidere gli agenti |
(ASAPS)
GENOVA ‚ Nessun dubbio: quelle bombe composte di esplosivo per
cava e bulloni, sono state create per uccidere e fatte scoppiare con
una sequenza tale da colpire gli agenti intervenuti per il primo ordigno.
Ne sono sicuri il questore di Genova e il capo della Polizia, giunto
nel capoluogo ligure per ricevere di persona il rapporto degli investigatori.
Solo un colpo di fortuna, infatti, ha consentito ai quattro componenti
gli equipaggi delle due volanti di scampare allo spostamento d’aria
e alla gragnola di chiodi e punte scagliate dalla dinamite, in un punto
dove chiunque sarebbe stato investito dall’effetto detonante. Gli ordigni
erano stati piazzati a poca distanza dall’ingresso del commissariato,
in basso, ai piedi di una scala vicino a una cabina elettrica e a un
cassonetto: la morfologia della struttura ha deviato lo spostamento
d’aria e gli agenti ne sono usciti praticamente incolumi. Le ipotesi
investigative ‚ stante l’assenza di rivendicazioni attendibili ‚ sono
orientate verso gli ambienti dell’estrema sinistra, quella degli autonomi
e degli anarco-insurrezionalisti, colpiti nella scorsa settimana da
tre arresti effettuati dalla Digos genovese ed eseguiti nei confronti
di altrettanti esponenti del circolo sociale "Orsa" di Milano. La dinamica
dell’attacco alle istituzioni è simile ad altri attentati di matrice
anarchica, perpetrati proprio a Genova ma anche a Roma, o nella stessa
casa di Romano Prodi. Il Questore e il Prefetto di Genova si sono subito
riuniti nel comitato provinciale per l’ordine pubblico, concordi sull’intenzione
di uccidere da parte dei colpevoli. "Non è la prima volta che l’obiettivo
dei killer è quello di seminare il panico nelle fila della Polizia di
Stato ‚ ha detto il Capo della Polizia Gianni De Gennaro ‚ ma anche
questa volta il tentativo è fallito". Le indagini sono state affidate
ai magistrati Anna Canepa e Andrea Canciani, gli stessi inquirenti che indagano sull’attentato
alla questura del dicembre 2002 e titolari dell’inchiesta sulle violenze
di strada durante il G8, già al lavoro negli uffici della Digos. (ASAPS) |