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Notizie brevi 30/03/2004

Incidenti stradali: Oms, ogni anno nel mondo 1.200.000 morti

Incidenti stradali: Oms, ogni anno nel mondo 1.200.000 morti

(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Sulle strade del mondo ci sono un milione e duecentomila morti e da 20 a 50 milioni di feriti e disabili ogni anno: e’ questa la nuova epidemia alla quale l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) ha dichiarato guerra e alla quale dedichera’ la giornata Mondiale della salute, prevista il prossimo 7 Aprile proprio col tema della sicurezza sulle strade.
E’ quanto riferito da Margie Peden, coordinatrice del Dipartimento di prevenzione delle ferite dell’Oms nella giornata di apertura della quarta conferenza europea di Travel Medicine intitolata ’Travel and Safely’ che si tiene fino al 31 Marzo al Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e vede riuniti i massimi esperti internazionali del campo.
E proprio a fronte di questi numeri e del fatto che durante le vacanze estive il maggior numero di vittime viene sempre da incidenti in viaggio, aggiunge il direttore del Centro per la salute dei turisti e per la Travel Medicine, Walter Pasini che coordina l’incontro, c’e’ la volonta’, in accordo con il Ministero della Salute rappresentato oggi dal sottosegretario Antonio Guidi, di intraprendere una campagna di prevenzione degli incidenti stradali che sara’ ufficialmente annunciata a breve e che dovrebbe partire a maggio.
Di tutte le vittime di incidenti, prosegue la Peden, il 90% riguarda persone che vivono in nazioni dal reddito medio-baso, quindi in Africa, in Cina, in America Latina, si tratta soprattutto di pedoni o individui che girano in bicicletta ma anche di motociclisti, mentre le macchine sono il veicolo principale di incidenti nei paesi ricchi.
La fascia d’eta’ piu’ colpita e’ quella che va dai 15 ai 44 anni e per il 75% si tratta di uomini che spesso, rileva l’esperta, si sentono invincibili e si lasciano tradire da questa convinzione.
Poiche’ l’Oms considera le morti su strada una vera epidemia, sottolinea Pasini, il suo intento e’ da una parte di arrivare alla gente per renderla consapevole dei rischi e delle responsabilita’ alla guida, dall’altra di individuare i ’focolai’ di questa epidemia, cioe’ le zone piu’ a rischio-incidente. Nel corso della campagna di prevenzione stradale, anticipa Pasini, sara’ stilato un vademecum del guidatore e un piano dei fattori di rischio in strada, dall’alcol al sonno, dal calore al fumo, inoltre saranno coinvolte le amministrazioni locali. La patente a punti ha fatto abbastanza, rileva Gaetano Maria Fara del Dipartimento di Scienze di Sanita’ Pubblica ’Edificio G. Sanarelli’ ex Igiene, ma si deve fare di piu’, perche’, aggiunge, ’’gli incidenti stradali sono tutti evitabili’’.
L’Oms focalizzera’ l’attenzione su cinque parole ’magiche’ nella prevenzione: velocita’ in strada, uso di cinture e seggiolini per i bimbi, caschi per le due ruote, consumo di alcol, l’abitudine a indossare indumenti rifrangenti. E la Peden ha anche ricordato che la prossima settimana sara’ pubblicato il primo report mondiale dell’Oms sul traffico stradale e la prevenzione delle lesioni, redatto da oltre cento esperti di tutti i settori, dal trasporto all’ingegneria, dalla salute alle istituzioni, dall’educazione alla sociologia.
Non e’ sufficiente, sostiene l’esperta, imporre dei divieti a chi guida, e’ necessario puntare alla collaborazione di tutti. Inoltre bisogna considerare di primo piano la prevenzione dedicata ai giovani ed anche intensificare la presenza di forze dell’ordine all’uscita dai locali, per indurre i ragazzi ad evitare il consumo di sostanze pericolose prima di mettersi alla guida, conclude la Peden. (ANSA).

Martedì, 30 Marzo 2004
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