Scatola nera auto, obbligo UE da luglio 2022: cosa registra
Scatola nera auto obbligatoria a partire dal mese di luglio 2022. È quanto prevede l’Unione europea, che ha esteso l’obbligo a tutti i nuovi veicoli. Questo significa che non saranno solo le autovetture a doversi adeguare ai vincoli di legge. Il provvedimento si estende infatti anche a furgoni, camion e bus. Il meccanismo di funzionamento del nuovo sistema di sicurezza è simile a quello già utilizzato per gli aeroplani.
In caso d’incidente, le forze dell’Ordine potranno infatti leggere quanto contenuto all’interno del registratore, per comprendere meglio la dinamica di quanto ha avuto luogo. A imporre il nuovo vincolo è il regolamento europeo 2019/2144. Un aggiornamento che estende le misure di sicurezza degli autoveicoli con importanti novità.
Infatti, Insieme al nuovo strumento di controllo a partire dallo stesso periodo sarà obbligatorio implementare in ogni nuova vettura ulteriori tecnologie di sicurezza. Si tratta, ad esempio, dell’etilometro digitale, che vincolerà l’avviamento del motore. Dell’intellingent speed. E dell’assistente di frenata. Tutti aggiornamenti legati ai sistemi di intelligenza artificiale che rientrano nel piano nazionale di sicurezza stradale 2030.
Scatola nera auto: che cos’è, a cosa serve e come funziona
Entrando nel merito del nuovo dispositivo, la scatola nera auto è un sistema di controllo che raccoglie diversi parametri dell’auto e dello stile di guida. Sarà ignifuga e installata al di sotto del sedile del lato conducente, considerando che si tratta di uno dei luoghi più sicuri della vettura. In particolare, la collocazione individuata è tra il telaio e la poltrona. Grazie alla posizione univoca, in caso d’incidente gli organismi di controllo potranno prelevarla con facilità.
Di fatto, la scatola nera (chiamata anche black box) è un dispositivo elettronico dotato di un localizzatore GPS e di diverse tecnologie. Quando viene installato sul veicolo, consente il monitoraggio delle informazioni riguardanti il mezzo di trasporto, oltre che lo stile di guida del conducente.
Il sistema della scatola nera è in realtà già utilizzato da molte compagnie assicurative per consentire sconti anche importanti in favore dei clienti. Quest’ultimi attualmente decidono su base volontaria di effettuare l’installazione sul proprio mezzo. Questo perché permette di ridurre le controversie in caso di incidente (abbassando i costi di copertura). Il localizzatore GPS facilita inoltre l’individuazione dell’auto in caso di furto.
Cosa registra la scatola nera e come viene tutelata la privacy del conducente
Cosa registra una scatola nera auto? Vi sono importanti differenze tra i dati raccolti da una scatola nera proposta in unione a una polizza assicurativa e quella obbligatoria prevista dalla normativa a partire dal 2022. La seconda si limita infatti a monitorare e registrare la velocità del veicolo e la frenata. Oltre alla posizione e inclinazione del veicolo sulla strada. In aggiunta viene monitorato lo stato di attivazione dei sistemi di sicurezza e l’attivazione del freno.
La nuova scatola nera obbligatoria possiede anche un sistema di eCall basato sul numero di emergenza 112, che interviene in caso di incidente. I dati raccolti vengono registrati e memorizzati su un sistema a circuito chiuso. Questo significa che non vengono trasmessi in automatico a nessuno, a differenza di quanto avviene con le scatole nere dell’assicurazione.
I dati sono inoltre resi anonimi e protetti da eventuali abusi. Possono però essere messi a disposizione delle autorità di controllo al verificarsi di un incidente. Dal punto di vista della privacy, non sarà possibile individuare il guidatore o il veicolo dai dati raccolti dalla scatola nera.
Quali sono gli altri sistemi avanzati introdotti dalla nuova normativa sui veicoli a partire da luglio 2022
Come già anticipato, la scatola nera si affianca a una serie di altri dispositivi resi obbligatori a partire dal prossimo mese di luglio 2022. Tra questi troviamo il rilevamento della retromarcia, l’adattamento intelligente alla velocità e l’installazione dei dispositivi alcolock. Quest’ultimi renderanno impossibile l’avviamento del motore in caso di positività all’alcol test.
In aggiunta, i nuovi mezzi dovranno essere dotati di rilevatore di stanchezza del conducente e avviso avanzato di distrazione. Infine, dovrà essere installato anche un segnalatore di arresto di emergenza.
Un utile contributo alla ricostruzione della dinamica del sinistro, acquisibile dagli organi di polizia. (ASAPS)