Tragedia del Monte Bianco: l’allarme dei familiari delle vittime "quella tragedia si può ripetere", e le accuse: "i fondi per riaprire il traforo ma non per indennizzare le famiglie" | |
(ASAPS)
CHAMONIX (FRANCIA) - È una presa di posizione durissima, quella
del presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime del Traforo
del Monte Bianco, André Denis. A cinque anni dal terrificante incidente
stradale (perché di questo si tratta, non dimentichiamolo, ndr)
il rappresentante delle famiglie che il 24 marzo 1999 persero nel rogo
del tunnel 39 congiunti, lancia un’accusa composta ma durissima ai
"supremi interessi commerciali", colpevoli di aver ripristinato
il doppio senso di marcia. "Negli interessi superiori dell’economia
- ha dichiarato Denis alla cerimonia francese in memoria della
tragedia - il tunnel è stato riaperto, ma soprattutto è
stato ripristinato il doppio senso di marcia che potrebbe causare una
seconda tragedia. Questo non è importante davanti ai supremi interessi
commerciali". Parlando della mancata corresponsione dei danni causati
alle famiglie delle vittime, il portavoce delle famiglie ha detto: "Si
sono trovati i soldi per riparare il traforo ma nessuno è stato
capace di reperire nemmeno il quinto della somma fissata per gli
indennizzi". All’inizio del 2005 presso il tribunale
di Bonneville (Francia) comincerà il processo per accertare le
eventuali responsabilità di una catastrofe che ha segnato la fine
di un’era di certezze dimostratesi spesso superficiali a vantaggio
di una progressiva securizzazione dei manufatti sotterranei. (ASAPS)
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