Roversano (Cesena), scatta il senso unico alternato
Introdotte "chicane" per limitare la velocità dei mezzi in transito in una "Zona 30". Ma l’innovazione fa discutere
L’intervista al presidente dell’ASAPS
"Metodo inedito, ma il punto è aumentare il buonsenso"
Roversano (Cesena), 24 marzo 2022 - C’è la doppia chicane ‘delle piscine’, che è entrata nella storia di circuito di Montecarlo, sulla quale da sempre perdono la voce i commentatori delle gare di Formula 1 e da ieri c’è pure la doppia chicane di via Roversano, dove si spera che nessuno perda niente, o al massimo venga ritrovata una cosa preziosissima: la sicurezza. La premessa è d’obbligo. In via Roversano, appena messo alle spalle il Ponte Vecchio e con la collina davanti, inizia un tratto stradale nel quale una decina d’anni fa è stato imposto il limite di 30 chilometri all’ora.
La decisione venne presa dopo numerose proteste dei residenti nel vicino agglomerato di case che si affacciano sul rettilineo, costretti a convivere con l’eccessiva velocità dei mezzi in transito e con tutti i pericoli ad essi connessi. Fosse bastato il cartello, con in più l’aggiunta del buonsenso degli automobilisti, il problema si sarebbe risolto da solo. Non è stato così, perché del limite di velocità in tanti – troppi –, ingolositi dal rettilineo, fingono di non accorgersene e dunque la situazione è rimasta la stessa.
Vediamo che succederà ora, dopo l’installazione da parte del Comune di due innovative ‘chicane’ (il termine tecnico però è ‘pinch point’, restringimento) collocate a breve distanza una dall’altra e che nel nostro territorio non hanno precedenti. "L’intervento – spiega l’assessore ai lavori pubblici Christian Castorri – rientra in un pacchetto di iniziative dedicate alla sicurezza stradale lanciato nel novembre del 2020 e che, per un importo complessivo di circa 250.000 euro riguarda diverse zone della città. Perché il tema dell’eccessiva velocità dei mezzi in transito è in cima alle richieste di tanti quartieri che chiedono interventi per dissuadere dallo spingere l’acceleratore chi ignora i limiti fissati dalla segnaletica. Ovviamente ogni tratto stradale ha le sue caratteristiche e per ogni contesto abbiamo abbozzato delle soluzioni, che possono variare dai dossi agli incroci rialzati, solo per citare un paio di esempi. In via Roversano i nostri i uffici hanno valutato l’opzione delle ‘chicane’ che è vero, dalle nostre parti non sono diffuse, ma che sono invece ampiamente utilizzate altrove, in particolare all’estero. Vediamo come vanno le cose: se raggiungo l’effetto voluto, potremmo valutare di realizzarle anche in altri punti della città".
In pratica sono stati collocati due restringimenti di plastica, anticipati da una nuova segnaletica, su entrambi i lati della strada, leggermente sfalsati tra loro. Il tratto è a doppio senso e per forza di cose l’automobilista che si avvicina è costretto a togliere il piede dall’acceleratore. Serve ribadirlo: se nel tratto in questione si rispettasse davvero il limite di velocità dei 30 chilometri all’ora, non servirebbe nemmeno rallentare – a patto ovviamente che dalla direzione opposta la strada sia libera. Resta però il fatto che le novità non sempre vengono accolte con favore e così, mentre l’assessore Castorri riferisce di avere già incassato il plauso di residenti di altre zone della città che chiedono interventi analoghi, c’è anche chi, colto alla sprovvista dalla nuova installazione, ne contesta la presenza. Il tempo – e soprattutto i le reazioni di chi vive nel borgo tenuto sotto scacco dall’alta velocità – diranno chi ha ragione.