Assicurazioni, scendono gli incidenti ma non le tariffe. L’Ania: ancora troppo presto. | |
(ASAPS) ROMA - Gli incidenti saranno anche diminuiti, ma il calo degli scontri non è un fenomeno da considerarsi definitivo e il decremento, legato alla nuova patente a punti, non è tale da consentire una riduzione "rilevante e generalizzata" delle tariffe RC Auto. La notizia, che non farà piacere agli automobilisti, è stata diffusa dalla stessa ANIA, l’associazione delle compagnie assicuratrici, nel corso del seminario "Regole e concorrenza nell’assicurazione auto". Vediamo quali sono le ragioni dell’associazione fra le imprese: il problema è una discrepanza tra i dati relativi alla rilevazione di incidenti da parte di Polizia Stradale e Carabinieri e quelli messi insieme dalle compagnie. Secondo le forze dell’ordine, infatti, il 2003 ha visto una diminuzione della sinistrosità del 16,4% rispetto al 2002, mentre le imprese assicuratrici sostengono che il calo registrato da loro sarebbe del -3,3%. Una bella differenza, che sarebbe imputabile - secondo Ania - al fatto che gli incidenti gestiti dal settore assicurativo e i dati rilevati dalle forze di polizia rappresentano realtà assai diverse tra loro. Nel 2003 sono stati redatti 163.009 verbali di rilevazione, rispetto a 3.780.504 sinistri denunciati alle compagnie. Ci sarebbe insomma una nicchia, molto vasta, all’interno della quale la maggior parte dei contraenti preferirebbe non chiamare la forza pubblica per evitare decurtazioni e multe. 113 e 112 hanno infatti registrato dal primo luglio una riduzione del numero dei sinistri del 22,3%, mentre nel quarto trimestre c’è stato un calo degli incidenti del 14,9%. Secondo i dati delle imprese assicurative le riduzioni nel terzo e nel quarto trimestre sono state, invece, molto contenute: rispettivamente -0,1% e -1,1%. Sul fronte degli aumenti, il 2003 ha visto crescere la RC Auto del 2,2%, sovrappiù che secondo l’ANIA sarebbe linea con il tasso d’inflazione. (ASAPS) |