UNA “GUERRA” SILENZIOSA SULLE STRADE MIETE LE VITTIME PIU’ INERMI
STRAGE DI BAMBINI TRA IL 2021 E IL PRIMO TRIMESTRE 2022 CON GIA’ 7 PICCOLI MORTI
PER CONTRASTARE I DECESSI SERVONO “NEGOZIATORI” DELLA SICUREZZA STRADALE
Forlì – 01 aprile 2022 - L’ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, lancia l’ennesimo grido d’allarme dopo l’ultimo decesso tra i bambini avvenuto a Teramo. Nei primi tre mesi dell’anno 2022 secondo l’Osservatorio ASAPS sono già 7 i bimbi sotto i 13 anni, deceduti sulle strade italiane, nessuno a gennaio, due a febbraio e ben 5 nel terribile marzo. Di questi 7 bambini 5 erano a piedi, di cui tre travolti sul loro seggiolino mentre attraversavano sulle strisce pedonali con la mamma o la nonna. Due erano trasportati su una autovettura.
Nel 2021 furono 29 i morti (11 bambine e 18 bambini), 12 in meno rispetto al 2020 (-29,3%). In auto quali trasportati erano 14, 9 erano ciclisti, 4 pedoni ed uno a bordo di motoveicolo. La fascia più colpita è quella dagli 11 ai 13 anni con ben 13 vittime, 10 nella fascia da 0 a 5 anni, 6 decessi da 6 a 10 anni. Il maggior numero di bambini morti (21) lo si ha sulle strade statali e provinciali, 7 sulle strade urbane e uno in autostrada.
“I dati del primo trimestre 2022 sono spaventosi, se pensiamo alle giovani vite morte nel luogo che dovrebbe essere quello più sicuro che sono le strisce pedonali, dove la precedenza va data sempre e dove l’automobilista rischia ben 8 punti sulla patente in caso non ottemperi. Ma dove sono i controllori? Perché non si fanno campagne di sensibilizzazione con i soldi delle sanzioni? Chiediamo che siano introdotte telecamere che sanzionano in automatico la mancata precedenza agli attraversamenti pedonali, il “pedovelox” - commenta il presidente Giordano Biserni - che salverebbe tante vite umane e agenti in divisa che ritirano le patenti. Questa silenziosa guerra sulle strade non ha più spazi nell’opinione pubblica, assorbita prima dalla pandemia da Covid-19 e adesso dalla guerra, certamente temi importantissimi ma non lo è anche il futuro dei nostri figli e nipoti? Non possiamo minimamente pensare di tornare ai 7.100 morti del 2002 e per combattere questa “guerra” servono dei “negoziatori” veri, che oggi non abbiamo in Italia.
Neppure il Parlamento sta più tentando di riformare in modo efficace il Codice della Strada, impegnandosi solo con continue norme sui monopattini e da ultimo con un provvedimento - che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri – sui tempi di mancata ricarica sugli stalli elettrici ad esempio, senza introdurre la sospensione della patente alla prima violazione per chi usa il cellulare alla guida, soprattutto con la funzione di messaggistica istantanea, una causa simile all’ebbrezza alcolica che offusca la visuale. Servono “negoziati” immediati per tornare a parlare anche di sicurezza stradale, prima che sia troppo tardi”.
Quando muoiono bambini sulle strade il “Re Erode” è sempre un adulto. Una grande sconfitta per tutti. La solidarietà totale dell’ASAPS ai genitori dei piccoli. (ASAPS)