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Notizie brevi , Articoli 04/04/2022

Un’archiviazione che nega il diritto alla Giustizia

Huub Pistor

Delusione, amarezza e indignazione alla notizia che è stata accolta la richiesta di archiviazione. Io e gli altri familiari di Huub in Italia e in Olanda ritenevamo la celebrazione di un processo al Tribunale di Ancona una questione di giustizia e di civiltà, il minimo che si potesse fare di fronte alla perdita di una vita.

Il mio compagno Huub Pistoor, cittadino olandese da tempo residente a Osimo, era stato travolto e ucciso tre anni fa da un rimorchio che si era staccato dalla motrice di un camion vicino a Jesi. Era un ingegnere elettronico e accompagnatore di apinismo giovanile del CAI.

Per tre anni abbiamo lottato e ci siamo opposti due volte alle richieste di archiviazione affinché fossero  accertate tutte le responsabilità, che secondo i nostri legali non sono solo quelle del conducente moldavo (che ha patteggiato 1 anno e 3 mesi) ma soprattutto di chi ha messo su strada mezzi usurati e pericolosi per l'incolumià pubblica. Nonostante le perizie tecniche attestanti la pessima manutenzione e le tante carenze dei due mezzi pesanti, la Gip ha accolto la seconda  richiesta di archiviazione formulata dal Pm per i titolari della società proprietari di rimorchio e autocarro. A giugno aveva respinto la prima richiesta di archiviazione ma il Pm aveva di nuovo archiviato poco dopo.

Nell'ordinanza del Gip si legge: "è plausibile che la dinamica dei fatti sia stata causata, stanti la la vetustà dei mezzi e la scarsa manutenzione, da una loro inefficienza tecnica  e pur tuttavia tale conclusione è solo un'ipotesi e non potrà mai essere raggiunta iin termini di certezza". A giugno aveva ordinato indagini integrative, ora afferma che non potrebbero aggiungere nuovi elementi, essendo ormai trascorsi tre anni.

Mi chiedo da tre anni perché le famiglie siano costrette a combattere per dare Giustizia ai propri cari, che non possono più difendersi. In un Paese in cui perdono la vita nove persone al giorno sulle strade, tragedie come questa non dovrebbero essere sottovalutate. Come ci ricordano l'ASAPS e il suo Presidente Giordano Biserni, non sono solo fatti privati ma riguardano la salute pubblica e la vita di tutti i cittadini. Quei due mezzi erano mine vaganti,  avrebbero potuto colpire chiunque e con conseguenze ancora più gravi se lo sgancio del rimorchio fosse avvenuto in un tratto di autostrada, invece che su una strada provinciale di sera poco trafficata. Il conducente era partito dalla provincia di Verona diretto al sud per caricare merce.

Non sappiamo ancora con chiarezza cosa si potrà fare. Valuteremo la possibilità di rivolgerci alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, che ha richiamato più volte l'Italia per diniego di giustizia alle vittime e alle parti offese. Chissà che non lo possa fare anche per le vittime sulla strada, che meritano rispetto, verità e Giustizia. Non archiviazioni.

 

Gioia Bucarelli

 

 


La tenace battaglia di Gioia Bucarelli per avere vera Giustizia per l’omicidio stradale del suo compagno Huub Pistoor. Forse c’è da giocare ancora una carta.  (ASAPS)

Lunedì, 04 Aprile 2022
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