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Notizie brevi 17/03/2004

Da "Repubblica.it" - "Per ora niente 150" È la guerra dei limiti . L’innalzamento annunciato non arriverà nemmeno a Natale

Da "Repubblica.it"
"Per ora niente 150" È la guerra dei limiti . L’innalzamento annunciato non arriverà nemmeno a Natale

Se stavate aspettando il Natale per rompere il limite dei 130 all’ora avete aspettato invano. Anzi, preparatevi ad una attesa snervante: i famigerati 150 (possibili solo in particolari condizioni e in brevi tratti autostradali) resteranno chiusi nel cassetto dei gestori autostradali almeno fino alla prossima primavera.
Le troppe difficoltà, i veti incrociati e soprattutto il peso delle responsabilità caricate sulle spalle delle società, stanno affossando il progetto del ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Lo stesso Lunardi aveva parlato più volte di un "imminente avvio del progetto", sottoposto, però, ad un continuo quanto durissimo fuoco di sbarramento. L’ultima data certa era "fine novembre", che aveva seguito "fine ottobre" e "fine agosto". Al terzo rinvio si torna al punto di partenza. I gestori autostradali hanno infatti dilatato i tempi della decisione, diluito le polemiche e gli scontri e hanno, nei fatti, opposto una resistenza passiva al via libera ai 150.
A due anni e mezzo dal primo accenno di Lunardi all’innalzamento del limite nessuno vuole accollarsi l’onere di aprire i propri percorsi autostradali ai nuovi limiti. La spiegazione è semplice: la responsabilità di una scelta del genere è lasciata ai direttori di tronco delle autostrade. In pratica sarà il responsabile di un determinato percorso ad autorizzare i 150. E non è un peso di poco conto visto che si gioca anche con le possibili conseguenze di eventuali incidenti, delle colpe, delle querelle giudiziarie. Per non parlare poi delle dispute tra società concorrenti, magari confinanti nei tratti individuati per i 150 e il gioco è fatto. Il ministro però preme sul tavolo messo in piedi presso l’Aiscat (l’associazione delle società autostradali) con la partecipazione del ministero e della polstrada, che dovrà sulla carta vigilare con grande sfoggio di uomini e mezzi tecnologici (autovelox) sui tratti ad alta velocità. La verità (nascosta) la tira fuori con un pizzico di rabbia uno dei dirigenti di una società di gestione che preferisce l’anonimato alla polemica diretta con Lunardi: "E se qualcuno farà causa al povero direttore di tronco, magari dopo la morte di qualche automobilista proprio su uno di quei tratti ad alta velocità come la mettiamo?".
In teoria sono già segnati come pronti 450 chilometri di autostrade a tre corsie e rettilinei dritti e affilati come coltelli dove premere senza troppi rischi sul gas. Pronte anche le segnalazioni visive, i cartelli elettronici che segnaleranno i percorsi autorizzati. Al primo posto, sulla A1, il tratto tra Roma e Napoli nel tratto che collega Roma al nodo di Frosinone. Meno papabile, anche se si continua a parlarne, la A26 dove la nebbia resta uno dei problemi da superare. La partita non è affatto chiusa quindi. "Passerà l’inverno - taglia corto il solito dirigente anonimo - e passeranno altri mesi. Insomma, a noi quei 150 all’ora non ci piacciono per niente: più tardi arriveranno e meglio sarà per tutti...".

LUCIO CILLIS

Mercoledì, 17 Marzo 2004
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