Dai telefonini alle cinture, quante multe se i vigili fossero telecamere | |
"Sono
entrato in una scuola guida" mi dice Angelo, il clochard "e
mi sono fatto dare alcune informazioni. Non molte perché alla vista
dei miei piedi nudi mi hanno invitato ad andarmene". Nulla da obiettare,
mi dico. E lui prosegue: "Poi ho fatto un esperimento sulla correttezza
degli automobilisti". Ci siamo, ho pensato, si è messo nei
guai. Ma lui insiste: "Ho percorso avanti e indietro una strada non
principale del centro per un’ora. Ho osservato alcune cose che ti voglio
sottoporre. Molti alla guida portavano le regolari cinture di sicurezza,
meno dalla parte del passeggero, pochissimi nei sedili posteriori. Tuttavia
il codice della strada le prescrive obbligatorie per tutti gli occupanti.
Infrazione da 5 punti. Nel tempo di osservazione sono passate circa 500
macchine. Ad essere generosi meno 2000 punti. Sulle stesse auto almeno
uno alla guida su venti aveva il telefonino all’orecchio. In questi casi
prima mi accorgevo dello sguardo da aquila alla ricerca di un vigile in
agguato, poi della mano all’orecchio che nascondeva l’apparecchio. Quasi
un attacco di emicrania. Infrazione da 5 punti. Ancora -125. Un fatto
curioso era anche che al semaforo uno su venti non si fermava al giallo
e proseguiva l’attraversamento con il rosso. Togliamo quindi altri 150
punti. Tralascio le giovani ragazze che scendevano da macchinoni parcheggiati
negli spazi per invalidi. Ovviamente l’autoveicolo era dotato di regolare
contrassegno, ma forse la macchina era intestata al nonno malato: -2 punti
a testa. Né voglio infierire su quelli che si fermavano a telefonare
lasciando il motore acceso. Risparmiavano punti, ma inquinavano la città".
Momento di silenzio. Vorrei chiedere il significato di tutto questo. Lui,
come sempre mi previene. "Se tu moltiplichi quello che succede in
quella piccola strada in un’ora per le ore del giorno in tutte le strade
della città, penso che gli automobilisti possano perdere un sacco
di punti e qualche volta la patente". Un interessante risultato statistico,
concludo dentro di me, ma dalla faccia di Angelo mi accorgo che non sono
arrivato alla fine. "Gli automobilisti - continua lui - sono fortunati
che i vigili non sono telecamere perché altrimenti quella perdita
di punti non sarebbe più evitata. Ma non finisce qui. Ho notato
infatti che le multe per sosta vietata o quelle riprese dalle telecamere
non sono discutibili o se lo sono è per pura accademia. Mentre
le infrazioni che ho osservato io sono quasi sempre impunite. Non mi sembra
molto corretto. E’ come accettare che qualcuna sia più importante
di altre e quindi meritoria di accanimento. Mentre per una proficua educazione
stradale se le infrazioni devono essere sanzionate, che lo siano senza
distinzione e non in base alla facilità con cui possono essere
rilevate".
Angelo ha terminato la lezione e mi lascia da solo a rimuginare le sue osservazioni. di
GIORGIO CONCONI
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