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Boom di auto pericolose in Europa: l’allarme di Bruxelles

La categoria degli autoveicoli per la prima volta in cima al podio dei prodotti a rischio segnalati sul mercato Ue. Allerta anche per i dispositivi di protezione contro il Covid-19

La Commissione europea ha pubblicato la sua relazione annuale sul Safety Gate, il sistema di allarme rapido dell’Ue che rende disponibili le informazioni sui prodotti non alimentari ritenuti pericolosi per la sicurezza dei consumatori a partire dalle segnalazioni degli Stati membri. Nel 2021 per la prima volta le automobili svettano in cima alla classifica, mentre al secondo posto troviamo i giocattoli. Inoltre, circa il 6% delle notifiche ha riguardato prodotti connessi alla pandemia da Covid-19 come le mascherine.

Ogni giorno, le autorità nazionali responsabili dei controlli di sicurezza dei prodotti immessi nel mercato unico inviano avvisi e segnalazioni al Safety Gate (attivo dal 2003), dove vengono registrati e messi a disposizione degli utenti dei Ventisette. Tipicamente un allarme contiene informazioni sulla tipologia del prodotto rilevato come pericoloso, una descrizione del rischio e le misure adottate per contenere lo stesso. Ogni allarme è poi seguito dalle autorità degli altri Paesi, che se trovano lo stesso prodotto nei propri mercati adottano le misure del caso.

Delle 2142 segnalazioni registrate dal sistema l’anno scorso, la fetta più grossa è costituita dalla categoria “veicoli a motore” (550), seguita da “giocattoli” (427) e “apparecchi e dispositivi elettrici” (202). In Italia, le prime due categorie sono state “equipaggiamenti protettivi” (46%) ed “apparecchi e dispositivi elettrici” (22%).

Le notifiche relative ai dispositivi di protezione individuale (il 6% del totale) si sono concentrate soprattutto sulle mascherine. I cinque rischi maggiormente segnalati per questi prodotti sono stati quelli di lesioni personali, presenza di sostanze chimiche, incendio, soffocamento e scosse elettriche.

Il Paese che ha inviato più notifiche è stato la Germania, con 554 avvisi (quasi il 26% del totale), mentre l’Italia ha segnalato 41 prodotti. Nel complesso, il Safety Gate ha registrato 4965 notifiche di follow-up, il che indica che gli Stati membri monitorano le segnalazioni dandovi seguito tramite misure supplementari a livello domestico. Quanto alla provenienza dei prodotti pericolosi, il 48% a livello Ue veniva dalla Cina, il 27% dai Paesi europei ed il 9% aveva un’origine ignota.

L’esecutivo comunitario ha anche varato un nuovo strumento di vigilanza elettronica, chiamato web crawler, per aiutare le autorità nazionali a intercettare in rete le offerte di prodotti non sicuri che hanno già ricevuto una segnalazione nel Safety Gate. L’algoritmo consentirà il rintracciamento del fornitore e il ritiro immediato del prodotto in questione.

da today.it

Giovedì, 28 Aprile 2022
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