Guidatori
ubriachi "SERIAL KILLER" AL VOLANTE |
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Aveva
ammazzato due persone nel dicembre del 1997, guidando in stato di ebbrezza,
e ne ha uccise altre due, sempre mettendosi al volante ubriaco, un paio
di giorni fa.
È un giovane di Adria, la cui condotta criminale ha fatto tornare d’attualità il discorso su sospensione, revoca e restituzione della patente agli automobilisti che si mettono in macchina sotto effetto dell’alcol. A tal proposito, l’Asaps "l’associazione che riunisce sostenitori e amici della Polizia stradale" si chiede se non sarebbe il caso di riflettere sul comportamento da tenere nei confronti di quelli che diventano veri e propri "serial killer" della strada: il test psico-attitudinale che si deve superare per tornare in possesso del documento di guida dovrebbe essere reso più severo, perché "restituire la patente a un conducente che uccide una o più persone per la sua sconsideratezza è un atto di bontà che non ci possiamo permettere. Osservazione giustissima, che "Quattoruote" condivide in pieno, esattamente come la proposta dell’Asaps per migliorare la situazione: mettere gli alcolisti in una sorta di lunga "quarantena" e dare loro nuova fiducia a livello automobilistico solo dopo comprovata astinenza. Altrimenti, sarebbe davvero meglio non restituire più un documento che rischia di diventare una "licenza d’uccidere". |