RIFORMA POLIZIA LOCALE: IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI SI SONO VOTATI I PRIMI ARTICOLI CON EMENDAMENTI APPROVATI
Entra nel vivo la riforma della Polizia Locale in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati. Sono stati votati gli emendamenti presentati dai parlamentari ai primi 6 articoli del disegno di legge nel testo unificato. I componenti della Commissione hanno anche espresso la volontà di aprire una ulteriore analisi con i soggetti rappresentativi del settore, per superare alcune critiche al testo unificato.
Qui la sintesi del dibattimento nella seduta del 19 maggio 2022:
Emanuele FIANO (PD) ricorda come il testo unificato in esame sia il frutto di un lungo confronto che ha visto coinvolti i relatori, il Ministero dell’interno e le organizzazioni sindacali del settore e come tra gli aspetti più delicati oggetto di tale confronto vi sia il nodo del rapporto tra la polizia locale e il Dipartimento per la pubblica sicurezza del Ministero dell’interno.
Fa presente come, nonostante tale approfondito confronto, vi sia, rispetto al testo in esame, un sentimento di forte insoddisfazione da parte delle organizzazioni sindacali e, alla luce di ciò, chiede alla Presidenza di verificare l’opportunità di prevedere una pausa di riflessione ai fini di un ulteriore confronto con le organizzazioni sindacali, con il coinvolgimento del
Governo.
Augusta MONTARULI (FDI), ricollegandosi a quanto osservato dal deputato Fiano, ritiene sia opportuno ascoltare i soggetti rappresentativi del settore, alla luce delle perplessità da essi manifestate in relazione ad alcune parti del nuovo testo unificato in esame. Dopo aver ricordato che la prima versione del testo unificato elaborato dai relatori incontrò un maggior favore presso i soggetti interessati che furono auditi, ritiene che, a fronte del contenuto problematico del nuovo testo unificato in esame, sia giusto avviare un serio confronto con le
organizzazioni di rappresentanza al fine di realizzare una riforma il più possibile condivisa, tenuto conto, peraltro, che essa è attesa da tempo.
Giuseppe BRESCIA, presidente, chiede quale sia l’avviso dei relatori sulla proposta avanzata dai deputati Fiano e Montaruli.
Maurizio CATTOI (M5S), relatore, ritiene che vada perseguita una prospettiva di ricomposizione, rilevando come, a suo avviso, la sede più idonea possa essere costituita non tanto da ulteriori audizioni, quanto da un tavolo di confronto informale.
Simona BORDONALI (LEGA), relatrice, ritiene che sul provvedimento in esame sia già stato svolto un ampio ciclo di audizioni, ricordando che la Commissione, dopo l’elaborazione da parte dei relatori di un nuovo testo unificato, ha inoltre provveduto ad acquisire un’ampia documentazione trasmessa dai soggetti interessati. Reputa, dunque, che più che procedere allo svolgimento di nuove audizioni, sia preferibile avviare un confronto diretto, anche informale, con le parti sociali, alle quali spiegare le motivazioni delle scelte politiche assunte, anche ascoltandone gli eventuali suggerimenti e proposte di modifica, in vista della realizzazione di una riforma il più possibile condivisa dalla base. Dopo aver osservato che l’obiettivo rimane quello di concludere positivamente e con celerità l’iter di esame del provvedimento, si rimette alle determinazioni del Presidente per quanto concerne la scelta della sede più opportuna per favorire tale tipo di confronto.
Felice Maurizio D’ETTORE (CI) si associa alle considerazioni dei relatori.
Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda come la Commissione, insieme con il Governo, abbia già compiuto un importante sforzo di ascolto, cercando di prendere in considerazione tutti i punti di vista, e come tale lavoro debba essere utilmente messo a frutto. Ritiene che possa essere esperito un ulteriore confronto al fine di individuare un testo che sia il più ampiamente condiviso
possibile, con la partecipazione, nella distinzione dei rispettivi ruoli, delle organizzazioni sindacali, delle forze politiche e del Governo, fermo restando che spetta alla politica la responsabilità finale della decisione.
>In allegato il testo del resoconto della Commissione Affari Costituzionale