dal "Corriere della Sera" del
6 marzo 2004
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Patente a punti, dopo 8 mesi rallenta il calo degli incidenti |
Gli incidenti stradali continuano a diminuire, ma a un ritmo inferiore
alle aspettative.
Lo spiega l’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) che
ha analizzato i dati relativi ai primi otto mesi dall’entrata in vigore
della patente a punti.
Il forte calo che si è registrato immediatamente dopo l’introduzione del
nuovo sistema è adesso rallentato. Anche se, comunque, il confronto con
l’anno precedente resta nel complesso positivo. Nel periodo tra il primo
luglio 2003 e il 29 febbraio 2004 gli incidenti sono stati 107.390:
oltre il 16 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2002-3.
Dopo sette mesi dall’entrata in vigore della patente a punti, però,
sottolinea l’Asaps, il calo era stato più significativo: meno 18 per
cento (anche se c’è da aggiungere che nel conto del 2003-4 c’è un giorno
in più: il 29 febbraio).
Analoga osservazione sui dati relativi al numero dei feriti: meno 20 per
cento in otto mesi, meno 22 per cento in sette. E sul conteggio dei
decessi: 537 in meno rispetto al periodo luglio-febbraio del 2002-3, con
un calo passato, dal meno 18,5 per cento dei primi sette mesi, al meno
17,7 per cento registrato a fine febbraio.
Lo stesso discorso, con una significativa eccezione, vale per i dati che
riguardano le autostrade. Gli incidenti in questo caso risultano essere
diminuiti del 12,5 per cento: un mese fa, però, si era registrato un
meno 14,25 per cento. L’eccezione riguarda il miglioramento del calo dei
decessi in autostrada, unico dato ancora molto positivo di questo
bilancio. Nei primi sette mesi sono stati 355: il 20,1 per cento in meno
rispetto alla rilevazione 2002-3. Un ulteriore diminuzione si è
registrata a fine febbraio: meno 20,58.
«La carica della molla
della novità della patente a punti - è l’analisi dell’Asaps - si sta
allentando in modo preoccupante e il sistema controlli di polizia su
strada sta dimostrando i soliti limiti quantitativi: i patentati
cominciano a realizzare che i controlli sono scarsi e le modalità di
recupero dei punti non sono così severe come si credeva».
Interni
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