VERONA:
PRESI I CLONATORI DI CARTE DI CREDITO, AVEVANO TRUFFATO CINQUEMILA TURISTI
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(ASAPS)
VERONA - Era già diventata "la stangata", la truffa del
secolo: ignari clienti subivano, rendendosene conto solo a fine mese,
la clonazione della carta di credito da parte di un gruppo criminale organizzatissimo,
che acquistava fraudolentemente costosi elettrodomestici destinandoli
all’esportazione. Sulla loro strada però, i membri della banda
dello "skimmer" (che in inglese vuol dire sbucciare), un lettore
di tessere magnetiche in grado di clonare la banda magnetica di qualunque
card, hanno trovato la polizia, che ha seguito a ritroso le tracce di
oltre cinquemila carte di credito copiate. Ora la Squadra Mobile di Verona
ha spedito in carcere sei persone, quattro sono rimaste latitanti ed altre
dieci sono indagate in stato di libertà, tutte romene. Insieme
avevano messo in piedi un’organizzazione in grado di "fatturare"
centinaia di migliaia di euro, strappati dai conti correnti di turisti
di tutto il mondo: si pensi che un neozelandese ci ha rimesso la bellezza
di ventimila euro. Al centro delle investigazioni due ristoranti del centro
di Cremona, in cui lavoravano alcuni componenti della banda, specializzati
nel ruolo chiave di copiatori delle carte di credito. Grazie al loro mestiere
di copertura prendevano in consegna i titoli magnetici per permettere
agli avventori di pagare il conto. In realtà strisciavano le carte
di credito due volte: la prima nello skimmer, copiando subito i dati riportati
nella banda magnetica, e la seconda nella macchina regolare, collegata
con i circuiti Visa, Mastercard, CartaSi, American Express e Diners. I
dati clonati venivano poi scaricati su un computer e grazie a un sofisticato
software impressi sulla banda magnetica di una carta falsa. L’ingordigia
ha incastrato l’intera banda, smascherata grazie alla costante della
cena o del pranzo, in uno dei due ristoranti del centro. (ASAPS)
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