COMO:
GUIDAVA UBRIACO PRIMA DELL’INCIDENTE IN CUI È MORTO L’AMICO, ARRESTATO
DALLA POLIZIA STRADALE SU DISPOSIZIONE DELLA PROCURA. DECISA LA LINEA
DURA DAI MAGISTRATI COMASCHI.
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(ASAPS)
COMO - Il magistrato ha deciso per la linea dura e dopo aver ricevuto
il primo rapporto ha ordinato alla Polizia Stradale di arrestare l’automobilista
ubriaco che nella notte tra sabato e domenica ha causato la morte di Roberto
Sortino, 34 anni, che viaggiava con lui. Da martedì mattina Como
Maj, l’albanese di 24 anni che era alla guida, è in carcere:
su di lui pesa l’accusa di omicidio colposo, innescato da una guida
in stato di ebbrezza con un tasso alcolico accertato cinque volte sopra
il limite. La tragedia è avvenuta nelle prime ore di domenica scorsa,
quando Como Maj si trovava alla guida della sua potente BMW. Con lui l’amico
Roberto e due ragazze, rimaste ferite nello schianto spaventoso, avvenuto
sulla statale per Bergamo nel tratto tra Inverigo e Lambrugo. A oltre
100 chilometri all’ora, questa la velocità secondo i rilievi
della Polizia Stradale, la BMW è uscita di strada, andando a schiantarsi
contro un palo. Sortino è morto sul colpo, mentre una delle ragazze,
entrambi ventenni, è ricoverata in gravi condizioni. La seconda
donna ha riportato fratture che la costringeranno in ospedale per due
mesi. Ironia della sorte, l’ubriaco è uscito illeso dall’abitacolo,
senza nemmeno un graffio. Non è la prima volta che la procura di
Como adotta la tolleranza zero per reati simili, sulla falsariga del Code
du Route vigente in Francia. Nel febbraio 2001, per esempio, la stessa
procura aveva disposto l’arresto di un trentenne che con una manovra
azzardata aveva provocato la morte di un ragazzo di Erba, mentre nel 2003
era stato messo in carcere un ventenne per aver travolto e ucciso una
studentessa nei pressi della fermata di un autobus: tre mesi dopo quello
stesso ragazzo, al quale era stata revocata la patente, venne sorpreso
a guidare. (ASAPS)
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