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Notizie brevi 03/03/2004

ROMA - ROMA, INAUGURATO IL NUOVO CENTRO POLIFUNZIONALE DELLA POLIZIA DI STATO INTITOLATO A EMANUELE PETRI. PISANU, "LO STATO NON DIMENTICA I SUOI CADUTI".

ROMA, INAUGURATO IL NUOVO CENTRO POLIFUNZIONALE DELLA POLIZIA DI STATO INTITOLATO A EMANUELE PETRI. PISANU, "LO STATO NON DIMENTICA I SUOI CADUTI".

Una panoramica del nuovo Centro Polifunzionale e Scuola Tecnica della Polizia di Stato di Roma
(ASAPS) ROMA - "La minaccia del terrorismo continua ad incombere sulla convivenza interna e internazionale, e non può essere in alcun modo sottovalutata". Così ha parlato ieri a Roma il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, intervenuto all’inaugurazione del nuovo Centro Polifunzionale e Scuola tecnica della Polizia di Stato di Roma - Spinacelo, intitolato a Emanuele Petri, Sovrintendente della Polfer ucciso un anno fa dal brigatista Mario Galesi, morto anch’esso nello scontro a fuoco, durante la cattura di Nadia Lioce, avvenuta su un treno tra Perugia e Arezzo. Pisanu ha ricordato che "lo Stato non dimentica i suoi morti, e grazie al sacrificio di Emanuele Petri gli assassini di Marco Biagi e Massimo D’Antona non resteranno impuniti. Per fare questo - ha aggiunto il capo del Viminale - non lasceremo nulla di intentato: lo sappia chi in Italia coltiva ancor oggi folli disegni eversivi, chi pratica la violenza come metodo di lotta politica ed anche chi, scappato all’estero, si sottrae da troppo tempo all’esecuzione di condanne definitive dei nostri tribunali per omicidio e altri gravissimi reati di terrorismo".

Il Capo dell Polizia De Gennaro riceve il Ministro dell’Interno Pisanu

Lo scoprimento della lapide da parte della Signora Petri


La Signora Petri insieme al Ministro Pisanu


Pronti per la Parata

Alla cerimonia hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il capo della polizia Gianni De Gennaro, mentre Francesco Cossiga ha fatto giungere un messaggio di saluto. Dal sacrificio di Petri, che consentì l’arresto di una delle latitanti di punta delle BR, accusata di entrambi gli omicidi dei due consulenti del lavoro Massimo D’Antona e Marco Biagi - avvenuti a distanza di tre anni - sono scaturite le indagini che hanno portato nei mesi scorsi a sgominare la colonna tosco-laziale delle nuove Brigate rosse-Partito comunista combattente. Alla cerimonia c’era anche Alma Petri, vedova del sovrintendente assassinato, che portando al petto la medaglia d’oro conferita al marito, ha detto di essere "orgogliosissima di quello che Emanuele ha dato e di quello che ha fatto. Potrei anche perdonare, ma non vedo nessun cenno di pentimento". In un angolo il figlio Angelo, con la divisa da allievo agente. (ASAPS)


La Stradale sfila durante la Cerimonia

 

 
Mercoledì, 03 Marzo 2004
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