SENTENZA
CHOC: GUIDAVA UBRIACO, IL GIUDICE LO CONDANNA A RESTARE A CASA PER 45
WEEK END. L’ASAPS PLAUDE AL MAGISTRATO.
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(ASAPS)
UDINE – La sentenza, simile a quella pronunciata da un giudice di
pace nei confronti di una ragazza di Sciacca solo alcuni giorni fa, è
di quelle destinate a far discutere. Il fatto: Il 16 ottobre 2002, poco
prima delle due del mattino, una pattuglia della polizia stradale di Udine
ferma per una verifica l’auto condotta da un 43enne trevigiano. L’uomo
barcolla, il suo alito è alcolico, si esprime con difficoltà
ed appare euforico. Dal bagagliaio della Fiat Marea di servizio il capopattuglia
estrae il boccaglio dell’etilometro, ma l’uomo rifiuta di soffiare.
Gli agenti gli ritirano la patente di guida contestando la guida
in stato d’ebbrezza accertata sulla sintomatologia e il rifiuto di
sottoporsi alla prova. È battaglia legale, tra il difensore, che
giustifica la condotta dell’assistito attribuendola all’incapacità
d’intendere e di volere (chiedendone come un kamikaze l’assoluzione),
e il Pubblico Ministero, che invece invoca una condanna "esemplare"
a 1.000 euro di ammenda per l’ubriaco. Alla fine, il Giudice di pace
di Udine, dottor Claudio Milocco, ha, ritenuto particolarmente grave il
comportamento posto in essere dall’imputato e gli ha, di conseguenza,
inflitto una pena alternativa "record", determinata in ben 45
week end di permanenza domiciliare, prevedendo così l’applicazione
di una misura semirestrittiva, che comporta l’obbligo di non
lasciare la propria abitazione nelle giornate di sabato e domenica. L’Asaps
plaude all’iniziativa del giudice coraggioso. (ASAPS)
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