Patente moto: addio all'esame di guida, basterà un corso
Grandi novità in arrivo per chi ha intenzione di prendere la patente di categoria A3 che permette di guidare le moto senza limitazioni di cilindrata o potenza.
Addio all'esame di guida
Addio al temuto esame pratico, per conseguirla sarà sufficiente seguire un corso nelle autoscuole della durata minima di 7 ore.
Questo iter non sarà valido per tutti, ma solo per chi è già in possesso della patente A1 (conseguibile dai 16 anni) o A2 (conseguibile a 18 anni).
È il Decreto Infrastrutture-Bis approvato dal Senato ad aver introdotto questa rilevante modifica: la motivazione principale è sveltire le pratiche e, soprattutto, risolvere il problema della carenza di personale delle Motorizzazioni.
La vecchia normativa
Ad oggi chi è in possesso di patente A1, può, una volta compiuti i 18 anni, ottenere la patente A2 sostenendo un esame pratico di guida.
Stessa cosa per chi ha la patente A2: dopo due anni dal suo conseguimento può, sempre sostenendo un esame pratico, ottenere anche la licenza di guida A3.
Cosa cambia e quando
Tra pochi giorni, invece, i possessori della patente A1 o A2, trascorsi rispettivamente due anni dal conseguimento (ai 18 per chi ha la A1, ai 20 per chi ha la A2), potranno “aggiornare” la licenza di guida ad A2 o A3 frequentando un corso che prevede una parte teorica e pratica della durata minima di 7 ore.
Sarà tra il 10 e il 15 agosto che entrerà in vigore questa nuova normativa: il Decreto Infrastrutture-Bis che la contiene, infatti, è stato già approvato al Senato, e dovrebbe passare senza problemi alla Camera prima che scada, ossia prima di Ferragosto.
Sarà tra il 10 e il 15 agosto che entrerà in vigore questa nuova normativa: il Decreto Infrastrutture-Bis che la contiene, infatti, è stato già approvato al Senato, e dovrebbe passare senza problemi alla Camera prima che scada, ossia prima di Ferragosto. (ASAPS)