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Notizie brevi 12/09/2022

Multe e nuovo codice della strada 2022: aumenti in vista. Il peso dell'inflazione

Quanto ci costeranno divieti di sosta e transito sulle corsie riservate. L'appello dell'Asaps

Roma, 10 settembre 2022 - Multe e nuovo codice della strada 2022: il 1° gennaio 2023 scatta l'aumento biennale collegato all' inflazione. Che quest'anno avrebbe un peso non paragonabile al passato:+10%. Dai divieti di sosta  al transito sulle  corsie riservate agli eccessi di velocità. Ecco cosa ci aspetta.

L'appello dell'Asaps

Partendo proprio da queste fosche previsioni l' Asaps - associazione sostenitori e amici della polizia stradale - lancia un nuovo appello a tutte le forze politiche impegnate in questa campagna elettorale, affinché sia bloccato l’aumento biennale delle sanzioni."A causa dell’inflazione ed in particolare del  Foi, indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati - è il ragionamento -  ad oggi si prospetta una stangata con un+10% rispetto agli importi attuali".

Il precedente

L'Asaps non è nuova a questo genere di appelli. Ci aveva già provato esattamente 10 anni fa, era l’ottobre 2012, con l’allora presidente del Consiglio Mario Monti, ma tutto rimase inalterato con uno scatto in avanti del 5,4%, in un altro momento difficile per l’economia nazionale per le aziende e per le famiglie.

“Premesso che siamo, ovviamente come sempre, per il rispetto del codice della strada e per la legalità - sottolinea il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni -, corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte ad una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina, si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli enti locali, in materia di riscossione volontaria". La conclusione: "Un blocco dell’aumento previsto per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori, non andrebbe ad inficiare le attività complessive di repressione ai comportamenti di guida più pericolosi”.

da quotidiano.net


Dal QN Quotidiano Nazionale

Lunedì, 12 Settembre 2022
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