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Treviso, ruba tre auto, nella fuga causa un incidente e uccide un ciclista

Triplo furto da San Vito di Altivole a Fonte, poi lo schianto mortale a San Zenone degli Ezzelini: vittima un pensionato. Auto dei carabinieri ribaltata. L’uomo mentre veniva immobilizzato gridava frasi deliranti: «Capirete che è la fine del mondo»

Ha rubato tre auto, travolto e ucciso un ciclista di 67 anni ed è stato inseguito, braccato dai carabinieri, fino a causare un incidente con un mezzo dei militari, prima di essere catturato. Ha letteralmente seminato il panico tra San Vito di Altivole a Fonte, passando per San Zenone degli Ezzelini. Sembra il copione di un film d’azione ma è invece quanto è avvenuto nella mattinata di oggi, 1 ottobre, poco dopo le 9.30. sulle strade della provincia di Treviso. Protagonista di questa esplosione di follia Steven Quintino, un diciannovenne di Riese Pio X, Steven Quintino, con piccoli precedenti penali alle spalle. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Onè di Fonte.

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Pensionato ucciso

La scorribanda criminale è iniziata nel comune di Riese Pio X (Treviso): nella frazione di Vallà il malvivente si è impadronito di una Honda Civic di proprietà di una donna: con questo mezzo il 19enne, evidentemente alterato (forse da qualche sostanza stupefacente, questo dovrà essere accertato dagli esami tossicologici), è uscito di strada ed è stato costretto ad abbandonarlo a San Vito di Altivole. Il malvivente, come una scheggia impazzita, non si è fermato: ha raggiunto Altivole e ha rapinato ad un’altra donna un’Audi, davanti alla farmacia del paese. Nel frattempo è partito l’allarme alle forze dell’ordine e al suo inseguimento si sono messi i carabinieri. A San Zenone degli Ezzelini, il fuggitivo ha investito, uccidendolo, Mario Piva, un pensionato che vive poco distante e che si trovava in sella alla sua bici. Era al posto sbagliato, nel momento sbagliato. Il 19enne, sempre inseguito dai militari, ha poi abbandonato l’Audi e, nel centro del vicino comune di Onè di Fonte, ha rapinato una donna della sua Ford Ka, utilitaria con cui ha tentato di dileguarsi. Non è ancora chiaro se l’uomo fosse armato durante la sua scorribanda, come sostengono alcuni testimoni.

 
 

 

Auto dei carabinieri ribaltata

Lo schianto con un camion e alcuni mezzi, tra cui un’auto dei carabinieri, mezzo che è poi finito poi su un fianco, ha messo fine alla folle fuga del 19enne che è stato preso in carico dai carabinieri e accompagnato in ospedale a Castelfranco Veneto per essere sottoposto agli esami clinici del caso. I militari a bordo della “gazzella” se la sono cavata fortunatamente con lesioni lievi: si tratta di un appuntato scelto di 40 anni e un carabiniere di 22 anni, entrambi della Stazione di Asolo.

 

Le frasi deliranti al momento dell’arresto

Quando è stato immobilizzato dai carabinieri il giovane ha dato in escandescenze, gridando frasi deliranti. «Non avrete più notizie di me... Capirete che è la fine del mondo... Guardate come adesso mi portano via, non vogliono che parli... Posso chiedere scusa e salvare il mondo...», singhiozzava davanti ai passanti che hanno assistito alla scena. Con alcuni dei presenti ci sono stati attimi di tensione: mentre i militari cercavano di far entrare in macchina il 19enne sono riusciti a tenere la situazione sotto controllo e ad evitare che degenerasse. Il giovane malvivente si trova in stato di fermo per rapina aggravata e continuata, omicidio stradale, resistenza a violenza a pubblico ufficiale e altri reati ancora, oltre ad una lunga lista di infrazioni al codice della strada.

 

«Non va liquidato come un atto di follia»

Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia: «È tutto incomprensibile: il ragazzo era già noto per precedenti e quindi spero che nelle prossime ore venga fatta chiarezza. Non possiamo accettare fatti simili, perché siamo una comunità rispettosa delle regole e che, soprattutto, non intende omologare certe condotte che superano ogni limite. In questo caso, ci vuole un approccio rigoroso ed esemplare nei confronti di questa persona, che oggi ha strappato la vita ad un ignaro ciclista e procurato altri infortuni. Non possiamo liquidare il tutto come un semplice atto di follia, perché sarebbe ingiustificabile e riduttivo. Servono pene esemplari perché quello di oggi è un fatto incomprensibile, inammissibile e intollerabile».

da corrieredelveneto.corriere.it


Ancora una vicenda assurda e tragica nella quale un ciclista è stato ucciso da un conducente sul quale emerge il sospetto che fosse ubriaco o peggio! Anche due Carabinieri sono rimasti feriti nell’inseguimento. (ASAPS)

Lunedì, 03 Ottobre 2022
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