Assalto all'autogrill Magra Est: la Polizia arresta il commando
Sono stati identificati e tratti in arresto dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Stradale della Spezia – con il prezioso supporto di operatori della Squadra Mobile di Torino e del Commissariato di Ivrea – i presunti autori della rapina a mano armata compiuta nella sera dello scorso 30 luglio presso l’Autogrill Magra Est, sull’Autostrada A12, nel comune di Santo Stefano Magra.
Verso le ore 20 di quella sera, tre uomini completamente travisati con mascherina e cappuccio – uno di questi impugnando una pistola – hanno fatto irruzione all’interno dell’autogrill e minacciavano i dipendenti, che si vedevano costretti a consegnare l’incasso della giornata e numerosi pacchetti di sigarette; i rapinatori, sempre utilizzando l’arma, tentavano inoltre di costringere una dipendente ad aprire la cassaforte, ma ciò non è avvenuto perché la stessa non era in possesso delle chiavi.
Terminata l’azione criminosa i rapinatori sono fuggiti precipitosamente con un’autovettura guidata da un quarto soggetto, rimasto all’esterno.
Pochi minuti dopo sono intervenuti sul posto operatori della Squadra Mobile, della Sottosezione Polizia Stradale di Brugnato e della Squadra di polizia giudiziaria della stessa Polizia Stradale, per l’immediata attivazione delle indagini: un primo gruppo operativo veniva dedicato all’analisi dei testimoni, al fine di trarre anche il minimo elemento utile per la prosecuzione delle indagini, mentre un secondo team specializzato passava al setaccio i sistemi di videosorveglianza dell’area di servizio e delle aree limitrofe.
La coordinata azione investigativa ha permesso di accertare fin da subito che i rapinatori non erano fuggiti lungo l’autostrada, bensì lungo una piccola strada posta sul retro dell’area di servizio, in Via Vincinella, nella zona industriale di Santo Stefano Magra, dove ad attenderli a bordo di un’autovettura c'era un quarto soggetto che fungeva che fungeva da palo.
Proprio quest’ultimo è stato identificato per primo: a distanza di poche ore dal fatto, nei confronti dello stesso – cittadino italiano di 37 anni residente nei pressi di Ivrea – è stata effettuata una perquisizione di iniziativa da parte degli operatori della Squadra Mobile e della Polizia Stradale della Spezia, con il supporto di personale della Squadra Mobile di Torino e del Commissariato di Ivrea.
L’immediata azione repressiva è stata fondamentale in quanto sono stati rinvenuti alcuni pacchetti di sigarette precedentemente asportati, oltre ad alcuni dei capi di abbigliamento utilizzati dallo stesso durante l’azione criminosa; gli investigatori inoltre hanno acquisito ulteriori elementi utili per l’identificazione degli altri tre soggetti coinvolti.
Poiché da questi primi ed immediati accertamenti era parso emergere chiaramente che la rapina fosse stata posta in essere da un "commando” proveniente dall’area di Ivrea, sono stati acquisiti ed analizzati altri filmati delle telecamere di sorveglianza del posto; parallelamente è stato ricostruito nel dettaglio il tragitto stradale compiuto dai rapinatori per recarsi nella zona di Santo Stefano, anche in questo caso tramite un minuzioso lavoro di analisi delle immagini e delle “scie elettroniche” lasciate dai telefoni cellulari dei presunti autori.
Al termine delle attività tecniche, gli autori materiali dell’irruzione sono stati identificati in tre cittadini italiani di 34, 32 e 18 anni, tutti come detto residenti nella zona di Ivrea in provincia di Torino; due membri del “commando” risultavano già indagati per analoghe rapine commesse ai danni di autogrill lungo le reti autostradali del nord Italia.
Il gravissimo e circostanziato quadro accusatorio raccolto dagli investigatori è stato rappresentato al Procuratore della Repubblica della Spezia Antonio Patrono e al Sostituto Procuratore dott.ssa Monica Burani, i quali hanno richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari dott.ssa Marinella Acerbi l’emissione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati.
All’alba di oggi, martedì 11 ottobre 2022, operatori di tutti gli uffici investigativi coinvolti hanno eseguito le misure cautelari nei confronti dei quattro sospettati, uno dei quali si trovava già detenuto presso il carcere di Torino per altra causa; le contestuali perquisizioni hanno consentito inoltre di rinvenire ulteriori riscontri alle ipotesi investigative.
Gli indagati saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni.