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ACI: GLI INCIDENTI STRADALI 2021  NELLE 107 PROVINCE ITALIANE


VITTIME DELLA STRADA
MALE:

UDINE (+16), LATINA (+15), PERUGIA (+10)
BENE:
TORINO (-30), PADOVA E VERONA (-23), BOLZANO (-22)


INDICE MORTALITÀ
PIÙ ALTO RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE:
ISERNIA, SUD SARDEGNA, UDINE, L’AQUILA, CHIETI
PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIA NAZIONALE:
AOSTA, TRIESTE, MASSA CARRARA, GENOVA, MILANO,
RIMINI, LUCCA, LIVORNO, ASCOLI PICENO

MOBILITÀ DOLCE
MONOPATTINI: 2.101 INCIDENTI E 9 MORTI
BICICLETTE: 15.771 INCIDENTI E 207 MORTI
BICICLETTE ELETTRICHE: 691 INCIDENTI E 13 MORTI
PEDONI: 16.180 INCIDENTI E 471 MORTI
 

 

Nel 2021, sulle strade italiane, si sono registrati 151.875 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 2.875 decessi e 204.728 feriti. In media, rispettivamente, 416 incidenti, 7,9 morti e 561 feriti ogni giorno.

Le statistiche provinciali, elaborate da ACI e Istat a completamento di quanto già elaborato a luglio, mostrano una situazione di graduale ritorno alla normalità in seguito all’allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19. In 40 province (su 107) il numero di decessi rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 - è aumentato ed in 7 è rimasto stabile.

Oristano (+140%: 12 morti nel 2021, 5 nel 2019), Savona (+67%: 20 morti nel 2021, 12 nel 2019) e Biella (+63%: 13 morti nel 2021, 8 nel 2019) le province con gli incrementi percentuali maggiori. Sassari, Oristano e Sud Sardegna portano la Sardegna ad essere la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+20).

Viceversa, Aosta fa registrare -75% (1 morto nel 2021, 4 nel 2019) Trieste -73% (4 morti nel 2021, 15 nel 2019) e Massa Carrara -71% (4 morti nel 2021, 14 nel 2019).

Quattro le regioni nelle quali si è verificato un decremento apprezzabile di decessi: Valle d’Aosta (-75%), Molise (-46%), Trentino Alto Adige (-31%), Emilia-Romagna (-20%).

Torino (-30 morti), Padova (-23), Verona (-23), Bolzano (-22), Forlì-Cesena e Milano (-19) le province dove sono state risparmiate più vite umane.
Udine (+16 morti), Latina (+15) e Perugia (+10) le province con i maggiori incrementi.

In Calabria, che registra un calo complessivo del 18%, tutte le province hanno segno negativo: Catanzaro -35%, Cosenza -3%, Crotone -38%, Reggio Calabria -12%, Vibo Valentia -33%.

Indice di mortalità

In 16 province l’indice di mortalità - morti per 100 incidenti - è risultato più che doppio rispetto al valore medio nazionale (pari a 1,89): Isernia (5,9), Sud Sardegna (4,8), Udine (4,7), L’Aquila (4,6) e Chieti (4,5) le situazioni più critiche.

Aosta, Trieste, Massa Carrara, Genova, Milano, Rimini, Lucca, Livorno, Ascoli Piceno viceversa, sono le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.

Mobilità dolce
Nel corso del 2021 sono deceduti 471 pedoni, 220 ciclisti – di cui 13 su bici elettrica – e 9 conducenti di monopattino più un pedone morto investito da un monopattino.
Nella provincia di Roma il più alto numero di pedoni morti (50), seguita da Milano (20), Napoli (18) e Torino (15).
Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (10), seguono Padova e Pavia (8), Ravenna e Forlì-Cesena (7).
Dei 9 morti su monopattino ben 4 sono concentrati nella provincia di Roma che totalizza così il 44% dei morti a livello nazionale.


 

Mercoledì, 12 Ottobre 2022
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