Come valutare il concetto di "spazio di sosta privato accessibile, nonché fruibile"?
In riferimento all'art. 381 c. 5, Regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada - d.P.R. n. 495/1992 e ss.mm.ii., per quanto riguarda il concetto di "spazio di sosta privato accessibile, nonché fruibile", quali valutazioni bisogna fare? Nel caso di ampio spazio, accessibile con apposito cancello carrabile, all'interno del terreno privato, se per essere raggiunto vi è la necessità di fare degli scalini che la persona invalida per ovvie ragioni non può fare è considerabile accessibile e fruibile? Oppure questa definizione riguarda il mero accesso dalla pubblica via? Sarebbe lecito quindi sottrarre al pubblico godimento uno stallo di sosta, quando il richiedente potrebbe far adattare il proprio cortile privato abbattendo le eventuali barriere architettoniche presenti? Infine, per alta densità di traffico, s'intendono i veicoli in movimento o anche quelli in sosta, esistono criteri oggettivi al riguardo?
email-Carbonia
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