La
nebbia un nemico che si può battere a colpi di luce
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L’autunno
e l’inverno, come sempre, quanto più quanto meno, ci portano
la visibile compagna che tutto rende invisibile intorno alla nostra
auto mentre viaggiamo, la nebbia. Non è ancora noto perché
il Signore abbia previsto questo inutile agente atmosferico (insieme
alle zanzare per il mondo animale), utilizzabile solo per qualche romantica
scena cinematografica alla Amarcord.Più che romantica però
la nebbia è pericolosa, molto pericolosa e da sempre la scienza
sta studiando un modo per perforarla in modo efficace. Risultati scarsi.
Fra le più recenti sperimentazioni merita menzione il "Sistema
di rilevamento e guida luminosa nella nebbia". La tipologia delle
luci che illuminano il margine sinistro dell’autostrada le rende particolarmente
visibili, determinando un rassicurante tracciato illuminato della strada
percorsa. Il sistema è stato sperimentato in alcuni tratti autostradali
con risultati positivi sul piano della visibilità, ma subito
archiviato dai più col capo di imputazione che, dando più
sicurezza, determinava i conducenti ad una guida più disinvolta,
con riflessi nulli se non negativi sulla sinistrosità stradale
dei tratti in sperimentazione. In sostanza "vedendo di più
si corre di più". Noi come ASAPS ci abbiamo voluto vedere
un po’ più chiaro – è proprio il caso di dirlo –
e gli elementi raccolti, piuttosto modesti, ci hanno consentito di accertare
con sicurezza il dato di fatto che l’innovazione è piuttosto
costosa. Già questo è un aspetto che per il nostro sistema
stradale e in particolare autostradale ha il suo bel peso, come nel
caso dell’asfalto drenante, nonostante che non si possa certo dire che
le tariffe autostradali siano proprio a buon mercato. |
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Sistema
di rilevamento e guida luminosa nella nebbia sull’ A22 del Brennero L’esigenza di migliorare la sicurezza degli utenti in caso di nebbia è da sempre un ‘esigenza molto viva. Infatti, la nebbia, rappresenta un’insidia assai frequente. Considerato che i tradizionali sistemi di indirizzo passivo, con nebbia fitta, hanno un’efficacia limitata per la rapida attenuazione del raggio luminoso riflesso, la Società ha realizzato - nel tratto di pianura Affi - Modena (KM 105,6) - un sistema ad elementi attivi, emananti luce propria. L’apparato di guida luminosa è costituito da lampade, ciascuna delle quali composta da 120 LED a luce giallo ambra, con un’accensione continua, intermittente o a frusta. Il sistema è collegato al C.A.U. (Centro Assistenza Utenza) ed è suddiviso in 23 moduli indipendenti con un interasse medio di 4,6 Km. In ogni modulo vi sono installati un sensore di luminosità (in tutto sono 23) e un sensore di nebbia ( in tutto sono 36). Il sensore di nebbia, in caso di scarsa visibilità, attiva il corrispondente tratto di impianto con l’accensione delle lampade. Il sistema di controllo è governato da un apposito software che, sulla base della luminosità ambientale, regola l’intensità della luce. Inoltre verifica la situazione dei moduli vicini in modo da attivarli in maniera uniforme anche in presenza di condizioni di visibilità diverse. |
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