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Ragazza di 22 anni investita e uccisa da un coetaneo nel Trevigiano: lui arrestato per omicidio stradale

La vittima camminava lungo la strada dopo aver litigato con il fidanzato. L'automobilista è stato portato in ospedale in stato di shock, guidava ubriaco e sotto gli effetti di stupefacenti
Un ritratto di Miriam Ciobanu dal suo profilo Fb

Alle 3 di notte Miriam Ciobanu aveva chiamato il padre, probabilmente per chiedergli di andarla a prendere. Adesso questo genitore distrutto dal dolore osserva la chiamata senza risposta dal suo telefonino e non riesce a darsi pace.

“Non ho sentito lo squillo. Avevo sentito Miriam poco prima di mezzanotte, mi aveva detto che stava uscendo dalla pizzeria e che sarebbe andata a casa di amici, dove avrebbe trascorso la notte. Mi aveva detto che sarebbe tornata il giorno dopo, per l’ora di pranzo”, racconta Jon “Giovanni” Ciobanu.

“Mia figlia mi informava di ogni suo spostamento. Purtroppo alle 3 non mi sono accorto che il telefono suonava, vivrò per sempre con questo rimorso”. Dunque l’elemento chiave, quello che innesca la tragedia, è la scelta di Miriam di allontanarsi dalla casa in cui doveva trascorrere la notte. Ed è stata sicuramente una scelta dettata da una ragione forte, visto Paderno del Grappa dove si trovava dista 5 chilometri e mezzo da Onè di Fonte dove abitava: un’ora e un quarto di strada a piedi.  Quella del litigio con il fidanzato è più di un’ipotesi, che però il padre colloca a circa una settimana di distanza. “Con Enrico aveva litigato una settimana fa”, dice in lacrime.

Miriam Ciobanu, 22 anni, è stata falciata dall’Audi A3 bianca che percorreva come un razzo la Strada provinciale 20, tra Paderno del Grappa e Oné di Fonte. Alla guida c’era Alessandro Giovanardi, 23 anni, di San Zenone: aveva un tasso alcolico tre volte oltre il limite consentito e, si è scoperto poi, era anche positivo ai cannabinoidi. Per questo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale. Ironia della sorte, suo padre e il padre di Miriam lavorano nella stessa azienda.

Il caso riporta l'attenzione sulle vittime della strada, travolte a piedi dalle auto in corsa, come accaduto il mese scorso a Roma a Francesco Valdiserri, figlio di due giornalisti del Corriere della Sera, ucciso di notte mentre si trovava su un marciapiede.

da repubblica.it


 

Ancora una giovanissima ragazza uccisa sulla strada da un conducente ubriaco e sotto l'effetto di stupefacenti alla guida. Continua il solito assurdo copione: un ubriaco che emette una sentenza di condanna a morte, immediatamente eseguita sul posto, inappellabile, a carico di un innocente e con buone probabilità di pagare un costo irrisorio in termini di pene che sono sicuramente elevate solo sulla carta. Questi soggetti vanno filtrati prima dalla polizia. E 52 automobilisti trovati ubriachi alla guida dalla Polizia Stradale e Polizia Locale di Treviso nei due giorni dello scorso fine settima.(ASAPS)

Mercoledì, 02 Novembre 2022
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