La Guardia di Finanza di Piacenza accusa una società di autotrasporto piacentina (di cui non rivela il nome) di avere attuato un’evasione fiscale e contributiva tramite l’uso nel territorio nazionale di autisti di camion assunti all’estero. Questa evasione “strutturata e importante” è stata scoperta tramite accertamenti svolti anche usando rogatorie internazionali.
L’amministratore di fatto dell’impresa italiana avrebbe creato “fittizi soggetti economici esteri, in un Paese con fiscalità privilegiata, al fine di far assumere formalmente i lavoratori che invece venivano impiegati esclusivamente in Italia”, come afferma una nota firmata dalla Procuratrice di Piacenza, Grazia Pradella. Si tratta, in concreto, di una eterovestizione societaria che ha permesso di versare imposte e contributi degli autisti molto più bassi di quelli imposti in Italia. Al termine dell’indagine, oltre alle denunce penali, la Procura ha disposto il sequestro di una villa, terreni, veicoli e conti correnti per un ammontare di 1,2 milioni di euro.