Sabato 02 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Omicidio stradale 03/11/2022

Incidente Reggio Emilia, il test: Orjol Lame era ubriaco e drogato

Tragedia di Gaida, il conducente positivo ai test tossicologici, andava velocissimo e guidava un'auto priva di revisione e intestata a un defunto
Orjol Lame e il luogo del terribile incidente

Reggio Emilia, 3 novembre 2022 - Era ubriaco al volante e sotto effetto di droga. "Positivo", è il responso dei test ai quali è sottoposto Orjol Lame, il 32enne alla guida della Fiat Stilo che si è schiantata contro un rustico di via Newton, a Villa Gaida sulla via Emilia, domenica sera. Un incidente terribile nel quale hanno perso la vita in quattro: la compagna di 22 anni, Shane Hyseni, il loro figlio piccolo Mattias di appena un anno e mezzo, Resat e Rejana, fratello e sorella di Shane, di 11 e 9 anni.

Orjol è ancora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione, al Santa Maria Nuova. Ieri sono arrivati i referti degli esami. Il verdetto è allucinante: varie positività. Sia alle sostanze stupefacenti sia a bevande alcoliche. I campioni saranno ora inviati all’istituto tossicologico di Modena, per la validazione; una sorta di controanalisi che se confermeranno i risultati, diventeranno a tutti gli effetti fonte di prova per l’eventuale dibattimento nel processo. La posizione giudiziaria del giovane albanese ora rischia di aggravarsi ulteriormente.

È indagato per omicidio stradale plurimo, nel fascicolo d’inchiesta aperto dal pm Marco Marano della Procura di Reggio. Inoltre, gli inquirenti hanno appurato che l’auto fosse priva di revisione e di copertura assicurativa, nonché intestata a una persona deceduta nel corso diquest’anno. Resta dunque da capire in primis come abbia ottenuto la vettura (tra le ipotesi quella di averla acquistata in nero o ricettata, ma anche di non potersela intestare perché clandestino) e anche su questo si stanno concentrando le attenzioni delle indagini, sul passato di Orjol che ha piccoli precedenti penali risalenti a due anni fa.

Stando a quanto ricostruito dalla polizia municipale, il veicolo quella maledetta sera, viaggiava ad altissima velocità. Il tachimetro, in ciò che resta nell’abitacolo, segnava i 220 km/h: il massimo presente sul display che però a causa del devastante impatto si è sballato completamente, con la lancetta andata ‘giù’; infatti quella velocità di punta non potrebbe mai essere raggiunta da una vecchia Fiat Stilo. Secondo gli investigatori, in realtà è complicato stabilire con certezza quanto veloce andasse, ma di sicuro oltre i 100 orari. E lo si capisce anche dalla voragine provocata nel muro della casa – fortunatamente disabitata – centrata dal veicolo.

Quella sera Shane e Orjol era andati a mangiare il sushi al ristorante; con loro c’erano il neonato  e i fratellini di lei. Una volta finito avrebbero dovuto accompagnarli a Casaltone, frazione di Parma, dove vivevano con papà Ardian e Anjeza. Poi sarebbero dovuti tornare a casa, a Cadè, dove convivevano. Purtroppo però l’epilogo è stato un altro, così tragico non lo si poteva neppure immaginare. Due famiglie distrutte dalla morte e dal dolore.

Oggi le quattro salme – finora custodite nella camera ardente dell’obitorio di Coviolo – partiranno alla volta dell’Albania, per Durazzo – città d’origine della famiglia – dove si svolgeranno i funerali con rito islamico. Mentre sul luogo dell’incidente continua la processione di familiari, parenti, amici o semplici cittadini che vogliono lasciare un pensiero in memoria delle quattro giovanissime vittime. Fiori, messaggi, lumini, orsacchiotti di peluche e pupazzetti.

Mentre il Comitato Mattone su Mattone dei residenti nelle frazioni sulla via Emilia che da tempo chiede sicurezza sulla strada protagonista di numerosi incidenti, annuncia che – al contrario di quanto paventato nei giorni scorsi – non si terrà alcuna manifestazione per evitare strumentalizzazioni sulla vicenda. Ma il 3 dicembre in piazza Prampolini si terrà un sit-in in ricordo di Youness, il 12enne morto investito da un camion, due anni fa a Cella.

da ilrestodelcarlino.it


 

Maledetti alcol e droga!! Ormai il fenomeno è chiaramente incontenibile. È il frutto della tolleranza anzi indifferenza sul fenomeno. E se non si arriva ad una condanna di 18 anni a questo soggetto con la legge sull'Omicidio stradale, quando?
La vettura era anche senza assicurazione e revisione ed era intestata ad una terza persona deceduta. (ASAPS)

Giovedì, 03 Novembre 2022
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK