Italia ed Inghilterra: assieme per la sicurezza stradale.
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A guardare le statistiche stilate dalla Commissione Europea sugli incidenti, non c’è da stare allegri. In 50 anni hanno perso la vita, sulle strade europee, oltre due milioni di persone e 100 milioni sono stati i feriti. La tecnologia sulle macchine, rese ancora più sicure ed affidabili, ha permesso di rallentare questo spaventoso trend: nonostante tutto in Europa muoiono ancora, in un anno 40.000 persone. Di queste 8.000 sono italiane, 3.500 inglesi, oltre a questi, vi sono 1.700.000 persone ferite, con un costo sociale davvero altissimo. Il Governo inglese è intervenuto e la riduzione degli incidenti è stato considerevole. Ragione per cui si è svolta a Roma una conferenza congiunta fra le autorità dei due Paesi avente per tema, appunto, la sicurezza stradale. Il ministero dei Trasporti inglese ha indicato quali sono state le misure adottate per una campagna pubblicitaria di prevenzione e repressione contro chi non indossa il casco o chi usa il cellulare alla guida. E poi il problema della velocità che, soprattutto per quanto concerne la violazione delle 40 miglia (64 km orari), diventa la causa principale di incidenti. Una volta tanto due Paesi si incontrano e si confrontano non solo per problemi economici e di bilanci, perché anche il bilancio della sicurezza stradale non ammette distrazioni e leggerezze, ma oculata e sana gestione. |