di Massimiliano Massimi*
Finalmente un ardente desiderio può diventare realtà
Finalmente le Istituzioni hanno mandato dei messaggi chiari ed inequivocabili nella giornata che per volontà dell’ONU e del Parlamento Italiano ricade la terza domenica di novembre di ogni anno ed è stata dedicata al ricordo delle vittime della strada. Il 22 novembre 2022 rimarrà una data storica per le associazioni dei familiari delle vittime della strada, poiché dopo due anni di pandemia hanno ripreso a manifestare in ogni piazza della penisola italica per ricordare i loro cari deceduti sull’asfalto e per la prima volta in questa giornata, dopo tanti anni in cui sono stati lasciati nell’oblio del loro dolore, le più alte cariche Istituzionali della Repubblica Italiana e la massima autorità religiosa mondiale del cattolicesimo hanno voluto dedicagli la loro attenzione.
Tutti i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime della strada sono rimasti piacevolmente colpiti da questi autorevoli interventi dopo anni e anni di totale silenzio sulle tragedie stradali che continuano a mietere 3500 morti e circa 100.000 feriti all’anno. Sia il Santo Padre Papa Francesco che il signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il signor Presidente del Consiglio dei Ministri Onorevole Giorgia Meloni hanno inviato messaggi di cordoglio e incoraggiamento per il lavoro che hanno svolto e stanno svolgendo per rendere più sicure le strade e presentare agli utenti della strada i rischi che si corrono su quei luoghi di transito.
Questi autorevoli interventi hanno rincuorato i tantissimi ergastolani del dolore perché dopo tanti anni in cui sono stati lasciati nel buio dell’indifferenza, finalmente degli autorevoli fari religiosi e istituzionali hanno dato nuovamente luce, illuminando quella guerra silenziosa a cui quotidianamente viene versato un notevole tributo di sangue. Papa Francesco con semplici ma significative parole ha espresso chiaramente il suo sostegno e la sua preghiera a favore delle associazioni dei familiari delle vittime della strada e per l’impegno che mettono per evitare ulteriori sinistri mortali. Il signor Presidente della Repubblica ha detto che l’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono ferite sulle strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile e che le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può più tollerare. Il signor Presidente del Consiglio dei Ministri ha voluto garantire l’impegno del governo affinché le strade italiane siano sempre più sicure, aggiungendo che onorerà questo impegno con l’intensificazione di controlli dei luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti e la promozione di una cultura della sicurezza e della responsabilità con il lancio di campagne di prevenzione sull’abuso di alcool e stupefacenti, con interventi sulle infrastrutture e il potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica.
Le associazioni dei familiari delle vittime della strada ringraziano tutti e tre questi autorevoli esponenti ma auspicano che alle parole seguano i fatti. In particolare vogliono sollecitare l’onorevole Giorgia Meloni che come leader del partito di maggioranza relativa ha affrontato la recente campagna elettorale che l’ha vista uscire vincitrice dalle urne sulla scorta dello slogan Pronti e andare a ricoprire la massima carica istituzionale di governo. Le associazioni dei familiari delle vittime della strada per il 2022 hanno scelto lo slogan: Ricordare, Agire, Sostenere . Bene si faccia in modo che questi due slogan non rimangano tali e si uniscano le forze per ottenere dei risultati tangibili . Alle parole finalmente seguano dei fatti. Ben vengano le campagne di prevenzione governative sull’abuso di alcool e stupefacenti ma si aggiungano dei corsi obbligatori di educazione e sicurezza stradale nelle scuole superiori di secondo grado. Si faccia una vera riforma della giustizia che preveda chiaramente che per taluni delitti non deve essere possibile far ricorso ai riti alternativi e che le pene inflitte siano scontate interamente. Si intervenga per migliorare la legge 41/2016 e si faccia promotore di iniziative legislative per la tutela psicologica dei familiari delle vittime della strada nonché perché le parti offese possano essere veramente partecipi all’interno del rito dibattimentale. Si agisca sul fronte della prevenzione con risorse umane e tecnologiche che consentano di raggiungere quell’obiettivo di mortalità zero nel 2050. Le associazioni dei familiari delle Vittime della strada sono pronte a dare il loro contributo per migliorare l’attuale situazione se anche il governo, con la sua maggioranza parlamentare, darà corso all’impegno preso allora Pronti, Ricordare, Agire, Sostenere possono diventare un unico slogan che si può tramutare in realtà.
*Presidente associazione Massimo Massimi Onlus