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Incidenti ciclisti 30/11/2022

Davide Rebellin travolto e ucciso da camion pirata mentre si allena in bici

Il campione vicentino, 51 anni, era ancora in attività: il camionista non si è fermato

VICENZA - Tragedia della strada, l'ennesima, nel Vicentino oggi, mercoledì 30 novembre. E la vittima è Davide Rebellin, il campione di ciclismo, 51 anni,  che è stato travolto da un camion ed è morto lungo la strada Regionale 11, nel territorio del comune di Montebello Vicentino. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante uscendo dal vicino svincolo dell'autostrada avrebbe colpito e travolto il campione in sella alla sua bici da corsa. L'uomo al volante poi non si è fermato, allontanandosi; ma non è ancora chiaro se si sia accorto o meno di quanto era successo. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente e per rintracciare l'autotrasportatore.

Le vittorie di Rebellin

Davide Rebellin, vicentino di Lonigo, nato a San Bonifacio nel Veronese nel 1971, esordisce da professionista dopo i Giochi olimpici nella squadra di Franco Chioccioli, Franco Ballerini e Mario Cipollini, la GB-MG Maglificio. Onora i primi mesi di professionismo con un brillante nono posto al Giro di Lombardia e coglie il primo successo da professionista l'anno successivo, vincendo la classifica finale della Hofbrau Cup, breve gara a tappe tedesca. Dopo un paio di anni in sordina, si mette in luce nel 1996 al Giro d'Italia, dove trionfa nella tappa con arrivo a Monte Sirino e veste la maglia rosa indossandola per sei giorni consecutivi. Sesto nella classifica finale di quel Giro, si ripeterà con una buona prestazione alla Vuelta a España, che concluderà al settimo posto. Davide Rebellin Nel 1997 sigla una prestigiosa doppietta, vincendo nel giro di pochi giorni la Clásica San Sebastián e il Gran Premio di Svizzera a Zurigo sfruttando la condizione raggiunta al termine della Grande Boucle, suo principale obiettivo della stagione, conclusosi in modo fallimentare. Così, ormai trentenne, dopo diverse stagioni in cui avrebbe potuto vincere molto di più, si specializza finalmente nelle gare in linea e nelle brevi corse a tappe conquistando la Tirreno-Adriatico 2001, e il Gran Premio di Francoforte 2003.

Nel 2004 è protagonista di una stagione che lo vede vincente in Amstel Gold Race, Freccia Vallone, e Liegi-Bastogne-Liegi: diventa così il primo ciclista capace di conquistare le tre classiche delle Ardenne in una sola settimana; inoltre arriva secondo nella classifica finale della Coppa del mondo, preceduto dal connazionale Paolo Bettini. In chiusura di stagione, a causa della mancata convocazione nella nazionale italiana, decide di correre il campionato del mondo con i colori di quella Argentina: il ritardato arrivo del passaporto, però, non glielo permette.

Nel 2005, grazie ai piazzamenti nelle classiche del calendario (quarto all'Amstel Gold Race, terzo alla Freccia Vallone, quinto al Giro di Lombardia), ottiene il terzo posto finale nella classifica UCI ProTour. Dopo una primavera condizionata da una caduta durante la Vuelta al País Vasco, il 2006 è l'anno della ritrovata convocazione in nazionale, dove recita un ruolo fondamentale per la conquista, ad opera di Paolo Bettini, del campionato del mondo.[10] Dopo circa un mese trionfa sulle rampe del San Luca, conquistando così il Giro dell'Emilia. Il 2007 inizia con il secondo posto nella Parigi-Nizza. La campagna delle Ardenne lo vede nuovamente protagonista: secondo, primo e quinto posto rispettivamente ad Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Onora poi l'ottava maglia azzurra ai campionati del mondo di Stoccarda, riuscendo a piazzarsi in sesta posizione a sei secondi dal vincitore Bettini. Chiude la stagione al secondo posto nella graduatoria finale dell'UCI ProTour.

Davide Rebellin in maglia gialla di leader alla Parigi-Nizza 2008

Nel 2008 conquista la sua prima Parigi-Nizza, terminando davanti a Rinaldo Nocentini per soli 3 secondi, distacco minimo nella storia della corsa a tappe francese. Il 9 agosto seguente ai Giochi olimpici di Pechino, nel giorno del suo trentasettesimo compleanno, si aggiudica la medaglia d'argento nella prova in linea, superato in volata a pochi metri dal traguardo dallo spagnolo Samuel Sánchez, al termine di una fuga durata una quindicina di chilometri che aveva coinvolto, insieme ai due, un ristretto numero di corridori, tra i quali l'elvetico Fabian Cancellara, terzo al traguardo. Partecipa come co-capitano della nazionale italiana ai campionati del mondo di Varese: conquista un quarto posto, suo miglior risultato in un mondiale. Salta quindi il Giro di Lombardia a causa del ritiro del suo gruppo sportivo, la Gerolsteiner, dopo una serie di positività al doping. Ma la sua è una carriera costellata di successi.

Il ritiro

Nel 2021 gareggia tra le file della Work Service, formazione Continental di Montappone diretta da Demetrio Iommi; con la nuova maglia ottiene tra le altre il settimo posto al Turul României, a inizio settembre. Prosegue con la formazione italiana anche nel 2022 in quella che rappresenta la sua ultima stagione: termina infatti l'attività agonistica il 16 ottobre sulle strade di casa alla Veneto Classic, concludendo con un trentesimo posto alla veneranda età di 51 anni una longeva carriera da professionista.

da ilgazzettino.it


 

Un altro campione del ciclismo Davide Rebellin ha perso la vita sulla strada mentre pedalava sulla sua bici da corsa investito da un camion (che si sarebbe dato alla fuga). Sembra la fotocopia dell'incidente che uccise nel 2017 Michele Scarponi.
La scia di sangue sulle strade purtroppo continua, con una particolare crudeltà anche per i ciclisti.
Nei primi 8 mesi del 2022, secondo l’Osservatorio ASAPS, i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade italiane nell'immediatezza dell'incidente sono stati in tutto 103. A questi si devono poi aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero seguito al sinistro.

Mercoledì, 30 Novembre 2022
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