La settimana scorsa è venuto a mancare a soli 56 anni IPPAZIO.
Al funerale celebrato dal Vescovo, sua Ecc.za Monsignor Vincenzo Carmine Orofino, tenutosi nella chiesa madre di Lagonegro, erano presenti oltre al Comandante e tutti i colleghi del reparto, a cui era legatissimo, anche il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Potenza, colleghi di molti altri Uffici, tra i quali Carabinieri e Polizia Locale, amici, parenti, che si sono stretti, in questo improvviso dolore, vicini alla moglie Anna ed all’amatissima figlia Eliana, di soli 18 anni.

Originario del Salento, di Santa Maria di Leuca, dove aveva vissuto la sua infanzia era nato il 23 ottobre 1966, entrato nella Polizia di Stato il 20 luglio 1985 era stato assegnato, da Agente Ausiliario di Leva al XV° Reparto Mobile di Taranto, Dopo il corso, da Agente, alla scuola di Polizia di Trieste, era stato destinato alla Polizia Stradale di Lagonegro, in data 8 dicembre del 1987, città dove era rimasto,  sposandosi ed in seguito  mettendo su famiglia.

Per quasi 35 anni ha svolto, con immensa passione, servizio operativo presso la Sottosezione Polizia AutoStradale di Lagonegro.

Di lui i colleghi hanno detto: “Ippazio resterà sempre nei nostri cuori, sarà sempre dentro ognuno di noi, perché Lui non era un semplice collega ma l’Amico sempre presente, la sua disponibilità, onestà e lealtà e a livello professionale (con la sua grande passione per la Polizia Stradale), e a livello soprattutto umano ne rendevano una persona unica come il nome che portava”.

Donatello Cresci
Referente ASAPS
Sottosezione Polizia Stradale Lagonegro (PZ)

Tutta l’ASAPS si associa al dolere della famiglia e di tutti i colleghi della Sottosezione per la prematura scomparsa del caro collega Ippazio Di Paola.
 

Di lui i colleghi hanno detto: “Ippazio resterà sempre nei nostri cuori, sarà sempre dentro ognuno di noi, perché Lui non era un semplice collega ma l’Amico sempre presente, la sua disponibilità, onestà e lealtà e a livello professionale (con la sua grande passione per la Polizia Stradale), e a livello soprattutto umano ne rendevano una persona unica come il nome che portava”.
Tutta l’ASAPS si associa al dolore della famiglia e dei colleghi di Ippazio Di Paola.