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Notizie brevi 29/01/2004

Infortuni sul lavoro: la strada più pericolosa della fabbrica . Un progetto pilota per ridurre i rischi

Infortuni sul lavoro: la strada più pericolosa della fabbrica .
Un progetto pilota per ridurre i rischi
Sicurstrada, la AUSL di Bologna, e l’Osservatorio per la Sicurezza Stradale della Regione Emilia Romagna hanno presentato,

lunedì 26 gennaio 2004 alle ore 12,
presso la sede di Sicurstrada, in Via Galliera 26, Bologna,


un progetto pilota di formazione rivolto ai responsabili della sicurezza delle aziende e ai datori di lavoro per la riduzione delle vittime di infortuni professionali su strada (durante l’orario di lavoro) ed in itinere (casa-lavoro e viceversa).

Gli ultimi dati INAIL disponibili, riferiti al 2002 ed indennizzati a maggio 2003, evidenziano come a fronte di un numero complessivo di infortuni sul lavoro nel 2002 di 991.800 che hanno provocato 1415 morti, gli infortuni avvenuti alla guida o a bordo di un mezzo hanno provocato ben 623 vittime.

A questi vanno aggiunti i 59.318 casi di infortuni avvenuti "in itinere" con 313 vittime.

Proprio la tipologia degli infortuni "in itinere" è in forte crescita, siamo passati dai 21.665 casi del 1998 ai 39.375 casi del 2001 e le vittime sono passate da 97 del 1998, alle 127 del 2000, alle 170 del 2001. Le anticipazioni INAIL sul 2002 ci dicono che gli infortuni in itinere sono in ulteriore forte crescita +30% a fronte di una diminuzione generalizzata degli infortuni sul lavoro -3,1%.

Oltre il 90% dei casi si sono verificati alla guida e a bordo di mezzi e riguardano per il 53% il settore terziario ed il commercio, seguito dall’industria ed in particolare le costruzioni. La sanità è il comparto dove predomina l’infortunio al femminile (75% del totale).

Questi numeri ci fanno dire che il 50% delle vittime sul lavoro, muore non all’interno della fabbrica, del cantiere, dell’impresa, ma sulla strada.

Percentuale ancora più elevata in Provincia di Bologna, raggiunge infatti nel 2001, il 56% delle vittime sul lavoro (13 su 25), mentre la Regione Emilia Romagna si trova al 2° posto per numero di infortuni mortali in itinere (34 vittime), dopo la Lombardia, numero più che raddoppiato rispetto alle 15 vittime del 1999.

Un danno enorme, che si ripercuote pesantemente sia a livello sociale sia sulle aziende sotto il profilo della perdita di professionalità maturate, di produzione, di giornate lavorative, di maggiori oneri previdenziali ed assistenziali.

Un fenomeno che passa sotto silenzio e che nel forte impegno attuato da imprenditori e sindacati nel ridurre il numero complessivo degli infortuni sul lavoro, trova uno spazio di attenzione minore.

Tanto si è fatto per ridurre i rischi in azienda, sul posto di lavoro, nessuno o quasi si preoccupa, quando il lavoratore esce dai cancelli dell’impresa o dalla porta dell’ufficio, "tanto cosa si può fare, non dipende da noi".

Il progetto pilota, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, con i Fondi comunitari FSE (Fondo Sociale Europeo) dell’Obiettivo 3, misura C4 (formazione degli adulti) e coordinato dal Consorzio formativo Formos e dalla ex AUSL Bologna Nord, ha previsto la formazione specifica sul rischio strada di una serie di figure professionali già operative sulla sicurezza nelle loro aziende (AUSL Bologna Nord - Città - Sud, confluite nell’AUSL di Bologna, Aziende sanitarie di Imola, di Ferrara e di Ravenna, Provincia di Bologna, imprese private come Manutencoop e Unipol, consorzi di autotrasporto come CTL, Consar e Ratio Sistemi). Gli esperti formati e sensibilizzati attiveranno sin dal 2004 una serie di interventi diretti ai lavoratori nelle loro aziende e per quanto riguarda l’AUSL Bologna anche su imprese interessate a sviluppare progetti per la riduzione di tale tipologia di infortuni.

Nel corso della conferenza stampa saranno presentati i moduli e i percorsi formativi rivolti alle varie tipologie di imprese, i materiali formativi e gli spot realizzati per sensibilizzare i lavoratori sul tema degli infortuni sul lavoro che avvengono alla guida dei veicoli su strada.

Sono intervenuti:

l Dott. Giuseppe Barbieri, Direttore del Dipartimento Sanità Pubblica ex AUSL Bologna Nord;

l Dott.ssa Emanuela Vezzali Bergamini, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza Stradale Regione Emilia Romagna;

l Dott. Sandro Vedovi, Segretario Generale dell’Associazione Sicurstrada;

l Dott. Giorgio Ghedini, Responsabile formazione mondo del lavoro, Dip. Sanità Pubblica ex AUSL Bologna Nord

Da"ansa.it"
Incidenti lavoro: oltre il 50% dei decessi avviene in auto

(ANSAweb) - BOLOGNA, 26 GEN - Gli incidenti sul lavoro sono soprattutto incidenti d’auto. In Italia lo e’ ben il 50% degli infortuni di questo tipo. Il dato cresce in Emilia-Romagna al 51%, a Bologna al 56%. Si muore mentre si lavora in macchina, ma anche mentre si va al lavoro. Anzi, se complessivamente gli incidenti sul lavoro calano (-3,1%), quelli ’in itinere’ (per andare al lavoro) sono cresciuti, nel 2002, del 30%. Lo dicono i dati Inail 2002 (quelli indennizzati al maggio 2003). Su 1451 vittime nel 2002, 623 sono morte alla guida o a bordo di un mezzo. A cui vanno aggiunti i 59.318 infortuni avvenuti ’in itinere’ con 313 morti. Una tipologia in forte crescita (i morti in itinere nel 2001 erano stati 170). Per il 53% questi incidenti riguardano il settore terziario e il commercio, seguito dall’ industria e dalle costruzioni. La sanita’ e’ il comparto dove predomina l’ infortunio al femminile (il 75% del totale).(ANSAweb).


Giovedì, 29 Gennaio 2004
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