La banda delle patenti facili: tremila euro per ottenerla senza sapere l'italiano e senza aver studiato
Un'operazione della polizia locale di Verona, in sinergia con la polizia giudiziaria della sezione polizia stradale di Vicenza, ha portato allo smantellamento di un’organizzazione che faceva ottenere la patente a persone straniere che non capivano e spesso non parlavano la lingua italiana pagando dai 2.000 ai 3.000 euro.
I due nuclei investigativi, coordinati rispettivamente dal comandante Luigi Altamura e del vice questore Silvia Lugoboni, hanno permesso di scoprire il funzionamento dell'organizzazione criminale. Al vertice un pakistano che abitava nel Vicentino, sotto di lui una folta rete di «procacciatori d’affari» sparsi nelle regioni del nord Italia, ma con qualche cellula anche nel Lazio. Come spiega una nota della polizia locale di Verona, questi giravano per le varie comunità pakistane e indiane e si proponevano quali intermediari per l’ottenimento di patenti di guida italiane.
Una volta concordato il prezzo, il capo dell'organizzazione e i suoi più stretti collaboratori prenotavano le visite mediche e portavano l candidati alle scuole guida curando l’iscrizione e concordando la data della prova. La mattina dell’esame ai candidati consegnavano una felpa, un giaccone o una camicia con una microcamera e gli fornivano un micro-auricolare da mettere nell’orecchio: da lì suggerivano le risposte. Il giro di affari era diventato enorme.
A maggio del 2022 però gli uomini del Laboratorio analisi documentale della polizia locale di Verona, durante una sessione d’esame, hanno scoperto un cittadino pakistano che stava utilizzando una microcamera. Da lì sono partite le indagini, che hanno portato gli agenti della polizia locale di Verona fino alla città di Vicenza.
Di fondamentale importanza, sottolineano da via del Pontiere, «è stato un primo scambio info-operativo avvenuto tra la polizia locale veronese e gli uomini della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Vicenza, che ha portato a diversi punti in comune su fascicoli trattati dai due organi e che ha permesso di unire ulteriori pezzi di un unico disegno criminoso». A quel punto il pm della procura di Verona Gennaro Ottaviano, ha coordinato le indagini durate alcuni mesi nei quali gli agenti hanno pedinato tutti i movimenti del pakistano a capo dell'organizzazione e di altre persone legate a lui, con indagini che li hanno portati in tutto il Nord Italia. Sono state individuate le scuole guida che l'organizzazione usava di più, sono stati incrociati i dati e ricostruiti tutti i movimenti dei candidati, fino a perquisire quattro abitazioni nel Vicentino con sette pattuglie dei due corpi di polizia.
Durante le operazioni sono stati trovati telefoni cellulari, schede sim card, auricolari, magliette e mascherine FFP2 già predisposte con telecamere e micro fori, router Wi-Fi insieme a tutto il necessario per la fabbricazione ed il montaggio degli apparati elettronici, pratiche di iscrizioni a scuole guida già compilate e pronte ad essere presentate, agende con la rendicontazione dei guadagni ottenuti con l’attività illecita, fototessere, copie di documenti di persone extracomunitarie, certificati anamnestici, 4.750 euro in banconote di vario taglio nascosti nella camera da letto oltre che a documenti falsi già stampati e pronti all’uso.
Tra i documenti sequestrati, oltre a quelli di cittadini pakistani ed indiani, sono stati rinvenuti anche documenti di soggetti di altri paesi asiatici: il mercato si stava allargando. L’indagine ha visto coinvolte le province di Brescia, Vicenza, Bergamo, Cremona, Sondrio, Udine e Roma, ha portato alla denuncia di otto persone (una a Verona, due a Vicenza, due a Trento, due a Bergamo e una a Sondrio). Sono attualmente al vaglio le posizioni di ulteriori circa 40 persone, coinvolte a vario titolo.
Per alcune decine di candidati verrà proposto alle Motorizzazioni civili di competenza l’annullamento della patente di guida ottenuta indebitamente con la revisione della patente di guida per la verifica dell’idoneità tecnica alla guida.
Fonte: L'Arena
La banda delle patenti facili: tremila euro per ottenerla senza sapere l'italiano e senza aver studiato La Polizia Locale di Verona e la Polizia Stradale di Vicenza hanno stroncato un'organizzazione che forniva patenti false a decine e decine di cittadini stranieri. Molto bene. Bravi! (ASAPS)